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Sigmund Freud

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Beschreibung

Il testo di Freud sulla negazione è atipico per la sua brevità, ma soprattutto per il modo in cui mescola brani di clinica e di metapsicologia, con incursioni in una sorta di genealogia del pensiero. Una trama di questo genere meritava una nuova traduzione italiana, in primo luogo perché le microscopiche vignette cliniche riportate ci mostrano un Freud che rovescia gli accenti psichici delle frasi dell’analizzato e fa passare nelle più impercettibili torsioni della sua lingua l’unico segno della presenza di un analista, ovvero la fiducia nell’inconscio. In secondo luogo perché il tentativo di immaginare e descrivere i primordi del pensiero umano passa da una prosa che non conosce ancora stabilmente il simbolico, dove ciò che è cattivo non ha ancora a che fare con il male della morale, ma è in una bocca e ha semplicemente un cattivo gusto.
Rispetto alla prima edizione (2019), questa seconda edizione digitale – che esce contemporaneamente all’edizione cartacea – interamente riveduta, si arricchisce, oltre che del testo originale e di un accresciuto apparato di Note del Traduttore, di una più corposa Nota editoriale, di una silloge dei passi riferiti al concetto di negazione estratti dall’intero corpus freudiano, di un Indice dei nomi, di un’accuratissima Bibliografia dei testi originali e delle traduzioni nelle varie lingue, ed è impreziosita da alcune immagini fotografiche non comuni.
 

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Indice dell’anteprima

Presentazione

Ritradurre Freud dopo le OSF

Colophon

Frontespizio

Nota editoriale

Freud nel 1925

 

Indice generale

Presentazione

Ritradurre Freud dopo le OSF

Colophon

Frontespizio

Nota editoriale

La negazione

I

II

III

IV

V

VI

VII

VIII

IX

Die Verneinung

I

II

III

IV

V

VI

VII

VIII

IX

Silloge dei passi di Freud sulla negazione

Studi sull’isteria (1893-95)

Frammento di un caso di isteria (1905)

Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio (1905)

Annotazioni su un caso di nevrosi di coazione (1909)

Annotazioni psicoanalitiche su un ... caso di paranoia (1911)

L’inconscio (1915)

Dalla storia di una nevrosi infantile (1918)

Nuova serie di lezioni d’introduzione alla psicanalisi (1933)

Costruzioni nell’analisi (1937)

Postfazione. Sulla topologia della negazione freudiana di Antonello Sciacchitano

Bibliografia

Iconografia

Freud con la madre Amalia nel 1925

Freud nel 1925

Copertina della rivista «Imago», n. 3, 1925, che si apre con “Die Verneinung”

“Die Verneinung”, ultima versione del manoscritto col titolo barrato

Particolare del primo foglio, con “Lei” (Sie) sottolineato

Indice dei nomi

Presentazione

Il testo di Freud sulla negazione è atipico per la sua brevità, ma soprattutto per il modo in cui mescola brani di clinica e di metapsicologia, con incursioni in una sorta di genealogia del pensiero. Una trama di questo genere meritava una nuova traduzione italiana, in primo luogo perché le microscopiche vignette cliniche riportate ci mostrano un Freud che rovescia gli accenti psichici delle frasi dell’analizzato e fa passare nelle più impercettibili torsioni della sua lingua l’unico segno della presenza di un analista, ovvero la fiducia nell’inconscio. In secondo luogo perché il tentativo di immaginare e descrivere i primordi del pensiero umano passa da una prosa che non conosce ancora stabilmente il simbolico, dove ciò che è cattivo non ha ancora a che fare con il male della morale, ma è in una bocca e ha semplicemente un cattivo gusto.

Rispetto alla prima edizione (2019), questa seconda edizione digitale – che esce contemporaneamente all’edizione cartacea – interamente riveduta, si arricchisce, oltre che del testo originale e di un accresciuto apparato di Note del Traduttore, di una più corposa Nota editoriale, di una silloge dei passi riferiti al concetto di negazione estratti dall’intero corpus freudiano, di un Indice dei nomi, di un’accuratissima Bibliografia dei testi originali e delle traduzioni nelle varie lingue, ed è impreziosita da alcune immagini fotografiche non comuni.

 

 

 

 

 

 

Ritradurre Freud dopo le OSF

Una volta fissato il Canone, ogni variante non autorizzata assume un valore blasfemo, eretico. Perché tutto deve rimanere com’è “sempre” stato. Perfino gli errori di traduzione più palesi e inoppugnabili. Per esempio, Das Unbehagen in der Kultur, tradotto nelle Opere di Sigmund Freud (le storiche OSF di Boringhieri curate da Musatti) con Il disagio della civiltà. Sorvoliamo sulle tante questioni sollevate dalla traduzione di Unbehagen e di Kultur, che impongono scelte teoriche, per occuparci solo della preposizione articolata in der; inconfutabilmente: “nella”, come in der Nacht, nella notte. Freud stesso aveva suggerito il titolo inglese del suo scritto del 1926: Man’s Discomfort in Civilization, dove in significa “relativo” o “inerente” (alla Civilization). Non è facile raccapezzarsi di fronte a una locuzione astrusa come “Il disagio della civiltà”, dove sembra che sia “la civiltà” a provare disagio.

Dopo che la S.P.I. (Società Psicoanalitica Italiana) si è accaparrata la proprietà morale delle OSF, quella che indubbiamente è stata una grande impresa culturale si è trasformata nell’unità di misura del Canone psicanalitico freudiano. Ecco perché la nostra preposizione articolata, lungi dall’essere considerata un errore da correggere, viene conservata come una reliquia tramandata di ristampa in ristampa e citata come tale immutabilmente da mezzo secolo.

Tale è l’autorità delle OSF che ogni nuova traduzione di Freud sembra destinata all’indifferenza, al disinteresse, all’ignoranza, all’oblio; oppure – se si hanno i mezzi per imporsi al grande pubblico – rischia di venire accolta come un reato di lesa maestà. È un rischio che corriamo volentieri.

Abbiamo cominciato con un impegno a minima, Die Verneinung, «La negazione», e abbiamo proseguito con la traduzione di Die endliche und die unendliche Analyse (L’analisi finita e infinita, tradotto nelle OSF col titolo Analisi terminabile e interminabile), affidandone la cura a Davide Radice, già traduttore con Antonello Sciacchitano di Die Frage der Laienanalyse (La questione dell’analisi laica, tradotto nelle OSF col titolo Il problema dell’analisi condotta da non medici).

Il lavoro di Radice, grazie anche all’utilizzo di appositi software (è altresì un esperto informatico), si sviluppa dal confronto tra tutte le principali traduzioni freudiane nelle lingue europee, e non disdegna di procedere parola per parola, ricollocando i lemmi freudiani nel loro ambito, per esempio giuridico, militare, finanziario, o accostando in modo illuminante termini pressoché intraducibili in italiano, come Einsicht, a termini inglesi quali insight, ormai penetrati nella nostra lingua, o, ancora, avvertendoci che Aufhebung, la parola della dialettica hegeliana per eccellenza, in Freud non ha affatto un senso dialettico. Le sobrie “Note di traduzione” offrono delle brevi puntualizzazioni, che tuttavia fanno la differenza.

 

Moreno Manghi

 

Titolo originale:

Die Verneinung

 

Sigmund Freud, Gesammelte Werke vol. XIV

Imago Publishing Co., Ltd., London 1948

 

© 2019 Polimnia Digital Editions s.r.l. via campo Marzio 34, 33077 Sacile (PN)

 

Traduzione e note di Davide Radice

 

Prima edizione digitale settembre 2019

Seconda edizione digitale riveduta e aumentata aprile 2024

 

ISBN: 978-88-99193-59-1

ISBN-A: 10 978.8899193/591

 

https://www.polimniadigitaleditions.com/

[email protected]

Catalogo di polimnia digital editions

 

In copertina

Caravaggio, Scudo con testa di Medusa, 1598 c.a

Firenze, Galleria degli Uffizi

 

Elaborazione grafica

Marcello Manghi

 

Sigmund Freud

 

 

LA NEGAZIONE

 

[1925]

 

 

A cura di Davide Radice

 

 

 

 

 

Nota editoriale

Sigmund Freud scrisse questo breve testo nell’estate del 1925, quando si trovava in vacanza nel Semmering, una località di montagna nelle Alpi Austriache. Insieme a esso scrisse anche la prima stesura di Inibizione, sintomo e angoscia e di Alcune conseguenze psichiche della differenza anatomica tra i sessi. Raccontando di questi tre brevi saggi in una lettera di fine luglio a Karl Abraham, Freud afferma che non sono ancora stati pensati abbastanza seriamente e che forse glieli invierà in seguito, quando sarà disposto a riconoscerlo1.

Freud inviò invece una stesura dell’articolo a Sándor Ferenczi, che trova profondamente convincente l’elaborato. È peraltro interessante che Ferenczi si riferisca a questo testo come «la psicanalisi della funzione del giudizio»2. Questa è la prima testimonianza di un possibile assetto del testo in questione diverso da quello che è giunto a noi, come se per settimane Freud avesse oscillato sul tema da porre al centro della trattazione. La seconda testimonianza ci è fornita dall’ultima stesura del manoscritto che Freud invia al tipografo per la composizione3. In esso il titolo è La negazione e il diniego. [“Die Verneinung und die Verleugnung”], con il secondo termine barrato, probabilmente nella rilettura prima della spedizione del documento.

Questo manoscritto ci permette peraltro di apportare alcune correzioni alla prima versione pubblica del testo, che comparirà nel 1925 sulla rivista Imago con il titolo “Die Verneinung”4.

Nel 1926 il testo sarà riprodotto negli Studien zur Psychoanalyse der Neurosen aus den Jahren 1913-19255 e nel 1928 all’interno dell’undicesimo volume delle Gesammelte Schriften6. Nel 1931 sarebbe poi stato pubblicato nella raccolta Kleinoktavausgabe, in particolare nel quinto volume dedicato agli scritti teorici pubblicati fra il 1911 e il 1925 (Theoretische Schriften)7. Nel 1948 il testo sarebbe poi confluito nel quattordicesimo volume delle Gesammelte Werke8. Nel 1975 comparirà nel terzo volume dell’edizione Studienausgabe dedicato alla psicologia dell’inconscio9. A partire da maggio 2021, il progetto di una nuova edizione delle opere freudiane diretto da Christfried Tögel annovera il diciottesimo volume che comprende il testo dedicato alla negazione10.

Già nel corso del 1925, sulla rivista International Journal of Psychoanalysis compariva la traduzione inglese di Joan Riviere con il titolo Negation11.

La traduzione della Riviere, revisionata, compare poi nel 1950 all’interno del quinto volume della raccolta di testi freudiani denominata Collected Papers12.

Undici anni dopo, nel diciannovesimo volume delle Standard Edition of the Complete Psychological Works, comparve la traduzione di James Strachey con il titolo The negation13, che revisionava la versione della Riviere e la corredava di un esteso apparato critico.

Con il titolo Negation, nel 2005 Graham Frankland pubblica una nuova traduzione del testo freudiano nella raccolta di testi freudiani The Unconscious14.

La prima traduzione spagnola, a opera di Luis López-Ballesteros y de Torres, comparve postuma nel 1948 con il titolo La negación. Venne pubblicata nel secondo volume della raccolta Obras completas del profesor S. Freud15. L’editore madrileno Biblioteca Nueva riproporrà la traduzione di Ballesteros nelle successive raccolte di opere freudiane del 1967 (3 voll.)16 e del 1974 (9 voll.)17.

Nel 1955 Ludovico Rosenthal pubblicò con lo stesso titolo la sua traduzione nel ventunesimo volume delle Obras Completas, per i tipi della casa editrice portegna Santiago Rueda18.

Una nuova traduzione spagnola venne data alle stampe a Buenos Aires nel 1979. Il diciannovesimo volume delle Obras Completas dell’editore Amorrortu comprendeva infatti la traduzione di José Luis Etcheverry dal titolo La negación19.

La prima traduzione francese fu compiuta da H. Hœsli e pubblicata nel 1934 sulla Revue française de psychanalyse con il titolo La négation20.

Nel 1971 fu Jean-François Lyotard a tradurre il testo freudiano sulla negazione all’interno del suo libro Discourse, Figure. Per esso scelse il titolo La dénégation21.

Nel 1982 Jean-Claude Capèle e Daniel Mercadier scelsero lo stesso titolo per la loro nuova traduzione, pubblicata nel primo numero della rivista Le Discours psychanalytique22. Nello stesso anno, Pierre Theves e Bernard This usarono ancora Le dénégation come titolo per la loro traduzione con testo originale a fronte pubblicata dalla rivista Le Coq Heròn23. Sempre nel 1982 anche Angèle Kremer-Marietti pubblica una traduzione che colloca nel nono capitolo, Freud : La (dé)négation24, del suo libro La symbolicitè ou le problème de la symbolisation.

Nel 1985 Jean Laplance pubblicherà la propria traduzione della Verneinung con il titolo La négation nel secondo volume della raccolta Résultats, idées, probléms25. Nel 1992 tale traduzione verrà poi integrata nell’edizione delle Œuvres complètes26.

In Italia la prima traduzione del testo qui presentato comparve solo nel 1960 a opera di Silvio Bernardini all’interno dell’antologia La Psicanalisi a cura di E. Zolla27.

Dopo cinque anni Elvio Fachinelli pubblicò la sua traduzione nel numero inaugurale della rivista Il Corpo, corredandolo di un breve saggio intitolato L’ipotesi della distruzione in Sigmund Freud28. Nel 1978 la stessa traduzione venne poi integrata, sostanzialmente immutata, nel decimo volume delle Opere di Sigmund Freud per i tipi della Boringhieri29. Nel 2015 venne pubblicata la terza traduzione italiana, a opera di Irene Castiglia, per i tipi di Newton Compton Editori, riproponendo lo stesso titolo: La negazione30. Sempre nel corso del 2015, l’European Journal of Psychoanalysis ha tentato di revisionare la traduzione di Fachinelli. Tale revisione, corredata del testo originale a fronte, è collocata all’interno del libro La psicoanalisi e il reale di Sergio Benvenuto31.

 

1 Lettera di Sigmund Freud a Karl Abraham del 21 luglio 1925. Cfr. S. Freud, K. Abraham, Briefwechsel 1907-1925. Vollständige Ausgabe, 2 voll., vol. II, Turia+Kant, Vienna 2009, pp. 831-832.

2 Lettera di Sándor Ferenczi a Sigmund Freud del 10 agosto 1925. Cfr. S. Freud, S. Ferenczi, Briefwechsel, 3 voll., vol. III/2, Böhlau Verlag, Vienna, Colonia, Weimar 2005, pp. 47-48.

3 S. Freud, Sigmund Freud Papers: Oversize, -1985; Writings; 1925;

“Die Verneinung” h, holograph manuscript. - 1985, 1859. Manuscript/Mixed Material. https://www.loc.gov/item/mss3999002012/.

4 Cfr. Imago, 11(3) (1925), pp. 217-221.

5 Cfr. S. Freud, Studien zur Psychoanalyse der Neurosen aus den Jahren 1913-1925, Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Lipsia, Vienna, Zurigo 1926, pp. 199-204.

6 Cfr. id.,Gesammelte Schriften, 12 voll., vol. XI, Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Lipsia, Vienna, Zurigo 1928, pp. 3-7.

7 Cfr. id., Kleinoktavausgabe, 7 voll., vol. V, Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Vienna 1931, pp. 399-404.

8 Cfr. id., Gesammelte Werke, 18 voll., [d’ora in poi G. W.], vol. XIV, S. Fischer Verlag, Francoforte sul Meno 1948, pp. 9-15.

9 Cfr. id., Studienausgabe, 12 voll., vol. III, S. Fischer Verlag, Francoforte sul Meno 1975, pp. 371-377.

10 Cfr. id., Sigmund Freud Gesamtausgabe, 23 voll, vol. XVIII, Psychosozial Verlag, Gießen 2021, pp. 195-200.

11 Cfr. International Journal of Psychoanalysis, 6(4) (1925), pp. 367-371.

12 S. Freud, Collected Papers, 5 voll., vol. V, Hogarth Press e The Institute of Psychoanalysis, Londra 1950, pp. 181-185.

13Id., Standard Edition of the Complete Psychological Works, 23 voll., vol. XIX, Hogarth Press, Londra 1961, pp. 233-239.

14Id., The Unconscious, Penguin, Londra 2005.

15Id., Obras completas del profesor S. Freud, traducidas directamente del alemán por Luis López-Ballesteros y de Torres, 2 voll., vol. II, Biblioteca Nueva, Madrid 1948, pp. 1042-1044.

16Id., Obras Completas, 3 voll., vol. II, Biblioteca Nueva, Madrid 1967, pp. 1134-1136.

17Id., Obras Completas, 9 voll., vol. VIII, Biblioteca Nueva, Madrid 1974, pp. 2884-2886.

18Id., Obras Completas, 22 voll., vol. XXI, Santiago Rueda, Buenos Aires 1955, pp. 195-201.

19Id., Obras Completas, 23 voll., vol. XIX, Amorrortu Editores, Buenos Aires 1979, pp. 249-257.

20 Cfr. Revue française de psychanalyse, 7(2) (1934), pp. 174-177.

21 Cfr. J. F. Lyotard, Discourse, Figure, Klincksieck, Parigi 1971, pp. 130-134.

22 Cfr. Le Discours psychanalytique, 2(2) (1982).

23 Cfr. Le Coq Héron, 8 (1982).

24 Cfr. A. Kremer-Marietti, La symbolicitè ou le problème de la symbolisation, Puf, Parigi 1982, pp 225-229.

25 S. Freud, Résultats, idées, problèmes, 2 voll., vol. II, PUF, Parigi 1985, pp. 135-139.

26Id., Œuvres complètes, 20 voll., vol. XVII, PUF, Parigi 1992, pp. 165-171.

27 AA.VV. La Psicanalisi (a cura di E. Zolla), Garzanti, Milano 1960, pp. 116-121.

28 Cfr. Il Corpo 1(1) (1965), pp. 1-4 e pp. 5-12.

29 S. Freud, Opere di Sigmund Freud, 12 voll., vol. X, Boringhieri, Torino 1978, pp. 193-201.

30 S. Freud, Freud. Le opere complete, 2 voll., vol. II, Newton Compton Editori, Roma 2015, pp. 1010-1012.

31 Cfr. S. Benvenuto, La psicoanalisi e il reale. La negazione di Freud, Orthotes, Napoli, Salerno 2015, pp. 145-153.

Freud nel 1925