Trattato di parapsicologia - René Sudre - E-Book

Trattato di parapsicologia E-Book

René Sudre

0,0
3,99 €

oder
-100%
Sammeln Sie Punkte in unserem Gutscheinprogramm und kaufen Sie E-Books und Hörbücher mit bis zu 100% Rabatt.
Mehr erfahren.
Beschreibung

Saggio d'interpretazione scientifica dei fenomeni umani, detti "meravigliosi". Loro integrazione nella biologia e nella filosofia dell'evoluzione. Parapsicologia. Corpo, mente e spirito. Un saggio che appassiona e nutre.

Das E-Book können Sie in Legimi-Apps oder einer beliebigen App lesen, die das folgende Format unterstützen:

EPUB
Bewertungen
0,0
0
0
0
0
0
Mehr Informationen
Mehr Informationen
Legimi prüft nicht, ob Rezensionen von Nutzern stammen, die den betreffenden Titel tatsächlich gekauft oder gelesen/gehört haben. Wir entfernen aber gefälschte Rezensionen.



TRATTATO DI PARAPSICOLOGIA

Saggio d'interpretazione scientifica dei fenomeni umani, detti “meravigliosi”.

Loro integrazione nella biologia generale e nella filosofia dell'evoluzione.

RENE’ SUDRE

Prima edizione digitale 2016 a cura di Anna Ruggieri

INDICE

PREFAZIONE

PARTE PRIMA - STORIA E CARATTERI GENERALI

CAPITOLO 1 - PROFILO STORICO

- I. - IL MERAVIGLIOSO NELL'ANTICHITÀ E PRESSO I PRIMITIVI

- II. - IL MAGNETISMO ANIMALE: MESMER (1779).

- 2. Il fluido universale. - 3. Fluido o immaginazione?. - 4. Il sonnambulismo sperimentale. - 5. Decadenza del magnetismo. - 6. Il magnetismo in Germania.

- III. - L'IPNOTISMO: BRAID (1841).

7. Il braidismo. - 8. Richet e l'ipnotismo. - 9. La lotta fra due scuole. - 10. L'automatismo psicologico. - 11. Il subcosciente e l'ideoplastia.

- IV. - LO SPIRITISMO: ALLAN KARDEC (1848).

12. I tavoli che girano e gli spiriti. - 13. La teoria di Chevreul. 14. Lo spiritismo all'estero. - 15. Lo spiritismo 'scientifico'.

- V. - LA METAPSICHICA: CROOKES (1870).

16. Prima inchiesta metapsichica. - 17. Gli esperimenti di Crookes. 18. Le S.P.R. inglese e americana. - 19. La telepatia e la signora Piper. 20.Eusapia e l'ectoplasma (36).

- VI. - L'ETÀ CONTEMPORANEA.

21. La situazione in Francia. - 22. I congressi internazionali. 23. La parapsicologia quantitativa.

CAPITOLO 2 - I FENOMENI

- I. - LA CLASSIFICAZIONE.

24. Difficoltà della classificazione. - 25. Le divisioni di Boirac e di Maxwell. - 26. La divisione di Richet. - 27. Altre divisioni. - 28. Verso una classificazione razionale. - 29. Definizione della metapsichica. - 30. Unità psicologica dei fenomeni. - 31. Eliminazione delle 'scienze occulte'.

- II. - LL SOGGETTO.

32. I caratteri del soggetto. - 33 La funzione dell'accidente e delle pratiche. - 34. La facoltà è patologica?. - 35. Differenti tipi di isteria. - 36. I suggerimenti della psicoanalisi. - 37. La 'progenerazione' di Myers. - 38. I fattori della personalità - 39. Metodi di psicodiagnostica.

- III. - GLI STATI PARAPSICOLOGICI.

40. Identità della trance e dell'ipnosi. - 41. I sintomi della trance. - 42. La suggestionabilità nella trance. - 43. Il pitiatismo di Babinski. 44. Gli stati del dormiveglia. - 45. Influenza dell'alcool e delle droghe. - 46. Esplorazione elettrica del cervello.

- IV. - I METODI D'INVESTIGAZIONE.

47. Necessità del metodo sperimentale. - 48. L'omogeneità dei fatti. 49. Metodo delle inchieste. - 50, Regole per l'attendibilità. - 51. Condizioni generali degli esperimenti. - 52. Studio dei fenomeni psicologici. - 53. Il metodo statistico. - 54. Studio dei fenomeni fisici. - 55. La frode incosciente. - 56. E' necessario il buio?. - 57. Il laboratorio. - 58. Gli apparecchi di Grunewald. - 59. I raggi infrarossi). 60. Psicologia dell'osservatore. - 61. Legge dello psichismo collettivo. - 62. L'idea sperimentale. - 63. L'invenzione dei fenomeni.

PARTE SECONDA - I FENOMENI PSICOLOGICI

CAPITOLO 3 - LA PROSOPOPESI

64. Definizione. - 65. Divisione empirica.

- I. - PROSOPOPESI SPONTANEA.

66. L'invasamento. - 67. Personalità alternanti. - 68. Il caso Beauchamp. - 69. Il caso Doris Fisher.

- II. - PROSOPOPESI PROVOCATA.

70. L'oggettivazione dei tipi. - 71. La funzione dell'idea. - 72. Le personalità regressive.

- III. - PROSOPOPESI A ELEMENTI SOPRANORMALI.

73. L'incarnazione spiritica. - 74. Il caso Hélène Smith. - 75. Gli “spiriti ingannatori”. - 76. Le incarnazioni della Signora Piper. - 77. Lavori di William James e della. signora Sidgwick.

- IV. - LA SCRITTURA INCOSCIENTE E I TAVOLI PARLANTI.

78. La scrittura incosciente. - 79. Particolarità del grafismo. - 80. Tavolette e tavoli parlanti. - 81. Lo psichismo collettivo nei tavoli. -82. I tavoli di Jersey.

- V. - CARATTERI DELLE PERSONALITÀ MOLTEPLICI.

83. Stabilità. - 84. Struttura. - 85. Autonomia. 86. Coesistenza e interazione.

CAPITOLO 4 - LA TELEPATIA

- I. - NATURA E LIMITI DEL FENOMENO.

87. Definizione. - 88. Forme diverse. - 89. Telepatia, telestesia e teleplastia. - 90. La falsa telepatia o cumberlandismo.

- II. - TELEPATIA SPONTANEA.

91. Universalità della telepatia. - 92. Le inchieste inglese e francese. - 93. Ambiguità della telepatia allucinatoria. - 94. Caratteri principali.

-III. - TELEPATIA SPERIMENTALE.

95. Il 'simpatismo' organico. - 96. Esperimenti della S.P.R.. 97. Trasmissione di disegni. - 98. Telepatia nell'ipnosi. - 99. Trasmissione a grande distanza. - 100. Esperimenti vari. - 101. Telepatia collettiva.

- IV. - STUDIO STATISTICO DELLA TELEPATIA.

102. Primi esperimenti. - 103. Esperimenti di Rhine. - 104 Il criterio della telepatia pura.

- V. - LA TEORIA PSICOLOGICA.

- 105. Le possibilità di una teoria. - 106. Che cos'è che si trasmette?. - 107. Esperimenti di telepatia pura. - 108. Preminenza dello stato affettivo. - 109. La parte della volontà nell'agente. - 110. Carattere elettivo della telepatia. - 111. La parte della passività nel percipiente.

- 112. Il simbolismo in telepatia. - 113. Gli scarti di tempo nella trasmissione. - 114. Gli effetti di posizione.

- VI. - LE IPOTESI FISICHE.

115. Telepatia e telegrafia senza filo. - 116. Analogie fallaci. 117. Le onde elettromagnetiche cerebrali. - 118. Il “sesto senso” di Richet. - 119. Interazione della mente e del corpo.

CAPITOLO 5 - LA METAGNOMIA

- I. - LE FORME.

120. Definizioni. - 121. Classificazione.

- II. METAGNOMIA TELEPATICA.

122. Il rapporto metagnomico. - 123. Natura psichica del rapporto. - 124. Il rapporto con più agenti. - 125. Il rapporto indiretto. 126. Metagnomia e presopopesi. - 127. La chiaroveggenza della signora Piper. - 128. Particolarità metagnomiche. - 129. La chiaroveggenza di Pascal Forthuny. - 130. Localizzazione spaziale e associazioni di idee.

- III. - METAGNOMIA TATTILE.

131. Gli oggetti evocatori. - 132. La “”psicometria” di Buchanan. 133. L'impregnamento psichico della materia. - 134. Esperimenti di Kotic e di Wasielewski. - 135. Esperimenti di Pagenstecher. - 136 Esclusione della suggestione. - 137. Esperimenti di Osty. - 138. Funzione della percezione tattile.

- IV. - METAGNOMIA PERCETTIVA.

139. Autoscopia interna. - 140. Trasposizione dei sensi. - 141. Criptoscopia. - 142. Esperimenti con Ossowiecki. - 143. Le citazioni della signora Leonard, - 144. La vista a distanza. - 145. Metagnomia o telepatia?. - 146. Le 'radiazioni' delle cose.

- V. - METAGNOMIA ONIRICA E MANZIE DIVERSE.

147. Metagnomia nel sogno. - 148. Le antiche manzie. - 149. La visione nel cristallo. - 150. La bacchetta divinatoria. - 151. La superstizione della 'radioestesia'.

- VI. - PRECONOSCENZA DEL FUTURO.

152. I modi della preconoscenza. - 153. La falsa preconoscenza. 154. Autosuggestione e paramnesia. - 155. La preconoscenza duplicativa. - 156. La preconoscenza simbolica. - 157. Gli esperimenti della sedia vuota. - 158. Esperimenti statistici. - 159. Il divenire collettivo e impersonale. - 160. Previsioni a lunga scadenza. - 161. Le profezie di Nostradamus. - 162. Le premonizioni tutelati.

PARTE TERZA - I FENOMENI FISIOLOGICI

CAPITOLO 6 - IL FLUIDO PSICHICO

- I. - LA QUESTIONE DELL'IRRADIAMENTO UMANO.

163. Rinascita del magnetismo animale. - 164. L'od di Reichenbach. - 165. Il fluido di Rochas. - 166. I raggi N e l'aura. - 167. La funzione della suggestione. - 168. Esperimenti di Haschek e di Hofmann. - 169. I tradimenti della fotografia. - 170. Fenomeni magnetici. - 171. Fenomeni elettrici. - 172. Psico-galvanometria. 173. Fenomeni fotochimici. - 174. Fenomeni meccanici. - 175. Esperimenti di Muller.

- II. - PROPRIETÀ PSICO-FISIOLOGICHE.

176. Esperimenti di Boirac. - 177. Esperimenti di Alrutz. - 178. Effetti sugli animali e sui vegetali. - 179. Fluido mummificante e fluido curativo. - 180. I guaritori.

- III. - DAL FLUIDO ALL'ECTOPLASMA.

181. I fenomeni di materializzazione. - 182. Il fluido nebuloso. 183. Il tipo pastoso. - 184. Origini della sostanza). - 185. Smaterializzazione del soggetto. - 186. Impiego della bilancia. - 187. Tentativi di analisi della sostanza. - 188. Abbassamenti della temperatura. - 189. Fenomeni luminosi.

CAPITOLO 7 - LA TELERGIA

- I. - CARATTERI GENERALI

190. Diversità degli effetti energetici. - 191. Caratteri dell'energia in gioco. - 192. Intelligenza e finalità.

- II - FENOMENI DI TELECINESI.

193. Il sollevamente dei tavoli. - 194. La bilancia di Crookes. 195. Studio di Eusapia. - 196. Meccanismo della telecinesi. 197. Spostamento di piccoli oggetti. - 198. I “raggi rigidi” di Ochorowicz. - 199. Le 'efflorescenze' di Schrenck-Notzing. - 200. La 'leva psichica' di Crawford. - 201. Teoria dei 'raps'. - 202. Esperimenti con Willy. - 203. Esperimenti di Grunewald. - 204. Esperimenti di Price. - 205. Levitazione del soggetto - 206 La psicocinesi di Rhine.

- III. - FENOMENI D'ILOCLASTIA.

207. Gli apporti (245). - 208. Scomparsa improvvisa di oggetti (246). - 209. Esperimenti di Ziilner (247). - 210. La quarta dimensione (248). - 211. Altri fenomeni d'iloclastia (249). - 212. Teoria di Myers (250). - 213. La scala molecolare (251).

CAPITOLO 8 - LA TELEPLASTIA

- I. - TELEPLASTIA SPERIMENTALE.

214. Caratteri d'insieme. - 215. I fantasmi di Home. - 216 Le forme incomplete di Eusapia. - 217. Le produzioni estetiche di Eva. - 218. Le materializzazioni piatte. - 219. Gli animali di Gouzyk e di Klouski. - 220. Le appendici prensili di Willy. - 221. Evoluzione delle forme teleplastiche. - 222. Le materializzazioni complete. 223. Impronte e modellarnenti. - 224. Le impronte digitali di Margery. - 225. Fotografia e scotografia. - 226. Le radiografie di Ochorowicz. - 227. Scotografie di mani e di volti.

- II. - LEGGE DELL'IDEOPLASTIA.

228. Teleplastia e prosopopesi. - 229. Esempi dei grandi teleplasti. - 230. Legge dell'ideoplastia. - 231. Adattamento e imitazione ideoplastici. - 232. L'ideoplastia artistica. -- 233. Le stimmate organiche. - 234. Gli esperimenti con la signora Kahl. - 235. Le stimmate religiose. - 236. Teoria di Geley. - 237. Ci sono due fisiologie?. - 238. Niente 'sostanza organica'. - 239. Presenza dello spirito.

CAPITOLO 9 - TELEPLASTIA SPONTANEA E INFESTAZIONI

240. Postulato generale.

- I. - TORIBISMO.

241. Le false infestazioni. - 242. Lapidazioni, saccheggi e malefici. - 243. Toribismo e psicoanalisi.

- II. - TELEPLASTIA SPONTANEA.

244. I fantasmi dei viventi. - 245. Le allucinazioni sensorie. 246. L'oggettività delle apparizioni. - 247. Le 'allucinazioni reciproche'. -248. Le 'bilocazioni'. - 249. L'esteriorizzazione della sensibilità. - 250. L'illusione del corpo astrale. - 251. Teoria di Tyrrell.

- III. - INFESTAZIONI.

252. Caratteri generali. - 253. L'infestazione di Borley. - 254. Le teorie allucinatorie. - 255. Crollo delle teorie. - 256. L'automatismo nelle infestazioni. - 257. L'influenza del luogo. - 258. Critiche della teoria evocatoria. - 259. Teoria metapsichica delle infestazioni. - 260. Il fattore suggestivo.

PARTE QUARTA - I PROBLEMI FILOSOFICI

CAPITOLO 10 - L'IPOTESI SPIRITICA

- I. LO SPIRITISMO.

261. Riassunto della dottrina. - 262. Evoluzione dello spiritismo. - 263. La critica di Hartmann.

- II. - CRITICA DELLE PROVE.

264. Tendenza a incarnare i morti. - 265. Incarnazioni di viventi e di esseri fittizi. - 266. Le prove d'identità. - 267. Mimica e caratteri d'intimità. - 268. Le prove della scrittura. - 269. Messaggi ín lingua straniera. - 270. Ispirazione precoce. - 271. Le promesse dei morti che ritornano. - 272. I messaggi complementari. - 273. Telepatia concertante. - 274. Altre prove del gruppo di Myers. 275. Le vite successive. - 276. I casi eletti irriducibili. - 277. L'autonomia degli spiriti.

- III. - PSICOLOGIA DELLO SPIRITISMO.

278. La critica materialistica. - 279. Inferiorità delle comunicazioni. - 280. Inconsistenza delle conoscenze scientifiche. - 281. La vita dell'Al di là. 282. Instabilità mentale degli 'spiriti'. - 283. Crollo della teoria spiritica. - 284. Verso una teoria metapsichica.

CAPITOLO 11 - LA CONOSCENZA METAPSICHICA

- I. LA CONOSCENZA DEL PRESENTE.

285. La 'percezione' metapsichica. - 286. Teoria di Bergson. 287. Spiegazione della metagnomia percettiva. - 288. Critica della teoria.

- II - LA CONOSCENZA DEL PASSATO.

289. Teoria bergsoniana della memoria. - 290. Interferenza delle due memorie. - 291. La metagnomia sotto l'aspetto di memoria. 292. La memoria dei defunti. - 293. I sostegni evocatori. - 294. Il serbatoio spirituale di William James. - 295. Teoria di Broad. - 296. Le obiezioni di Tyrrell.

- III. - LA CONOSCENZA DEL FUTURO.

297. L'illusione della “durata pura”. - 298. L'ipotesi provvidenziale. - 299. L'onniscienza delle cause. - 300. L'Eterno Presente. 301. Le obiezioni di Bergson. - 302. Teorie di Dunne e di Broad. - 303. L'Eterno Ritorno. - 304. L'influenza della finalità. - 305. La confusione dei modi del tempo.

CAPITOLO 12 - LO SPIRITO NELLA NATURA

306. Il punto di vista dell'evoluzione. - 307. Rinnovamento della filosofia biologica.

- I. TELEPATIA E METAGNOMIA ANIMALI.

308. I cavalli di Elberfeld. - 309. Paragone con i calcolatori prodigio. - 310. Un'aritmetica più trascendente. - 311. Il cane di Mannheim. - 312. Altri esperimenti sui cani. - 313. L'orientamento negli animali. - 314. Il caso dei piccioni viaggiatori. - 315. La danza lelle api.

- II. - PSICHISMO COLLETTIVO O POLIPSICHISMO.

316. L'individuo, nozione relativa. - 317. La nozione di essere. 318. L'individuo, colonia cellulare. - 319. Le associazioni di esseri viventi. - 320. Gli insetti comunitari. - 321. Le leggi della sociologia.

- III. - IDEOPLASTIA, FINALITÀ E MIMETISMO.

322. La biologia finalistica. - 323. L'enigma del mimetismo. - 324. L'ipotesi ideoplastica.

- IV. - PROGRESSO SPIRITUALE O REGRESSIONE?

325. L'Io subliminale. - 326. Il pregiudizio di Myers. - 327. L'animismo universale. - 328. Un lascito del passato. - 329. Il problema della sopravvivenza.

PREFAZIONE

Poiché l'ha suggerito il Congresso di Utrecht, adeguiamoci alla moda tedesca e sostituiamo il nome di ”parapsicologia” al nome di metapsichica proposto mezzo secolo fa da Charles Richet. Questo non ci impedirà, per rispetto a quel grande e intrepido ricercatore, di impiegare indifferentemente il termine che ha designato in Francia tanti seri lavori e che era molto ben coniato. Il prefisso meta godeva di cattiva reputazione; a detta di alcuni evocava un po' troppo le azzardate speculazioni della metafisica. Tuttavia in greco meta ha due significati principali che non sono affatto tanto compromettenti: quello di 'cambiamento', come in 'metamorfosi', e quello di 'venir dopo', appunto come in 'metafisica', con cui Aristotele designò il seguito alle sue storie naturali. Para vuol dire 'vicino a', cosa che elimina qualsiasi precedenza e al tempo stesso qualsiasi preesistenza. Ma che importano questi cavilli di etimologia? L'uso risolve tutto. E noi non siamo responsabili del cattivo uso che tante persone incolte o male intenzionate fanno della parola di Richet. E' sufficiente la sua garanzia.

Dopo la nostra Introduction, che risale a trent'anni fa e che è esaurita, ecco dunque un trattato che attinge molto a quella, a cominciare dallo schema e dall'atteggiamento scientifico. I giudizi così favorevoli di scienziati o di pensatori illustri suscitati da quel primo libro vertevano sullo sforzo di chiarezza da noi fatto in un campo tanto ottenebrato dal misticismo e dalla superstizione. Bisognava dunque conservare il suo ordinamento e buona parte delle sue interpretazioni, per lo meno la principale. Ma dopo questa lunga decantazione, bisognava anche filtrarne la materia e arricchirla di fatti e di punti di vista nuovi. I fatti nuovi non sono talmente importanti per il progresso della nostra scienza, perché confermano i fatti antichi nell'ambito della telepatia e della chiaroveggenza, il solo che continui a interessare gli anglosassoni. Ma sono di grande importanza per accreditare tali risultati presso quegli uomini di scienza che, vittime della loro educazione, accordano fiducia solo ai fatti ripetibili a volontà in un laboratorio.

Il metodo statistico, applicato da Rhine per la divinazione delle carte da gioco, è di natura tale da rassicurarli, tanto più che quelle lunghe serie di divinazioni non comportano accompagnamento drammatico o emozionale. Il ricercatore americano ha reso con ciò un immenso servizio a quegli studi screditati. E' stato attaccato per l'applicazione statistica, è vero; ma la critica era rivolta soprattutto alla concezione del caso, così come ci è offerta dai matematici. Poteva essere estesa a tutti quelli che usano il calcolo delle probabilità. Se ci si attiene ai canoni statistici contemporanei si può star tranquilli; Rhine li ha impiegati in modo perspicuo e sotto il controllo dei migliori esperti. Si potrebbe criticarlo, semmai, per lo scarso rigore di cui dà prova quando lo stabilire un fatto dipende da una media che rasenta quella del caso. La certezza ha varie gradazioni; e se la probabilità è scarsa non si imporrà. I decimali non hanno mai convinto nessuno; una volta che i numeri non si accordano al buon senso interviene il dubbio.

Ed è per questo che si resterà scettici sulla realtà della “psicocinesi” come pretende stabilirla un dispositivo sperimentale troppo complicato, malgrado la sua apparente semplicità, qual è quello del lancio meccanico dei dadi. La nostra telecinesi ha fatto le sue prove mille volte, con il vantaggio di utilizzare la vista in luogo degli astratti procedimenti della mente e soprattutto di svelare il meccanismo dell'azione a distanza. Ma sembra che tutto questo sia vecchia scuola. Come in fisica l'atomo ormai non è altro che un sistema di equazioni, così la metapsichica oggi deve essere dimostrata con la legge dei grandi numeri. Tale diffidenza verso il fatto sensorio diventa ancora più intollerante nell'ambitò fisico, perché riflette il pregiudizio anglosassone. I nostri amici si sono appassionati fin dall'inizio alla metapsichica perché essa prometteva di dare un fondamento alla morale e alla religione. Hanno spinto molto più in là di noi lo studio della chiaroveggenza e delle incarnazioni medianiche. D'altro canto hanno sempre respinto i fenomeni fisici, che non erano altrettanto utili agli imperativi religiosi della loro razza. Dio sa quanto hanno scoraggiato tutti i grandi soggetti che venivano portati dal Continente! Li assoggettavano a precauzioni tanto vessatorie quanto inutili; creavano attorno ad essi un'atmosfera sterilizzante e non smettevano di 'esporli', per usare una loro espressione, cioè di smascherare la loro frode sempre presunta.

Questo stato d'animo non è cambiato affatto e soltanto gli innocenti colpi degli americani cominciano a smuoverli un po'. In Francia e. sul Continente, dove non abbiamo prevenzioni del genere, la pleiade di uomini di scienza che hanno constatato fenomeni fisici è vasta e imponente. Ed è con la stessa serenità che abbiamo conservato nel nostro lavoro quel magnifico retaggio di varie generazioni di osservatori sagaci e onesti. Se a volte c'è da mettere qualche punto interrogativo, non c'è da decretare soppressioni arbitrarie nei fatti di telergia. Li abbiamo constatati di persona, quanto basta per dubitare della veridicità degli altri. Del resto,. dal punto di vista filosofico, essi non formano un'isola non assimilabile al resto dell'esperienza; entrano anche in una concezione psicobiologica ben poco sovversiva.

Un nuovo fatto di rilievo dopo la guerra è l'attenzione che gli psichiatri e psicoanalisti rivolgono ai nostri studi. In quel campo la resistenza era grande. Ma questi esperti delle operazioni mentali, negli innumerevoli interrogatori che fanno subire ai loro clienti, hanno finito per accorgersi di alcune coincidenze troppo numerose per poterle attribuire al caso. E così abbiamo acquisito dei preziosi collaboratori. Dopo il garbato scherno di un Pierre Janet e l'ostilità aperta di un Babinski o di un Dupré, nelle cliniche mentali è filtrata la luce. A Utrecht i medici dell'anima erano in numero imponente e non gli è stato rinfacciato di essere lavoratori dell'undicesinia ora, dato che ci hanno largamente raggiunti.

Bisogna riconoscere, purtroppo, che rappresentavano tutti i paesi eccetto la Francia. L'atteggiamento dei nostri scienziati universitari è uno scandalo. Senza dubbio molti sono convinti o più o meno turbati, ma si vergognano di dirlo. La loro adesione arriverà all'improvviso, in conseguenza di un fenomeno collettivo a cui ha dato il nome Panurge. Aspettiamo che il primo accademico getti in mare il suo terribile complesso di “che se ne dirà”. Forse bisognerà aspettare molto, ma la scienza è paziente perché è eterna. La verità oggettiva, anche se non è conforme alle regole dell'epoca, finisce sempre per imporsi. E' nella scienza che gli eretici hanno avuto la loro più clamorosa rivincita. Ma, come diceva il povero grande Lamarck, spesso è più difficile far riconoscere una verità che scoprirla.

Vediamo già, da alcuni segni, che i nostri avversari non fanno più dell'adesione ai nostri studi una diagnostica di debilitazione mentale. Al contrario, come abbiamo detto, gli psichiatri ci cercano per chiederci consigli di sperimentazione. Si erano sentiti ripetere che noi passavamo il nostro tempo in un gabinetto buio a interrogare gli spiriti. Ed erano stupefatti di sentirci dire che gli spiriti non esistono e che lo si saprebbe da tempo. Questa professione di incredulità nei riguardi dello spiritismo, che facevamo trent'anni fa e che ci ha valso tanti attacchi fanatici, l'abbiamo ripetuta in questo lavoro con la tranquilla sicurezza dataci da una lunga maturazione. Gli spiriti non hanno fornito alcuna prova nuova, e il gruppo Myers si è dissolto Oltremanica senza chiasso, lasciando sconcertati i suoi fedeli. Noi non impediamo che si creda nella sopravvivenza; è una dottrina molto consolante e anche molto inoffensiva finché non si tenti di entrare in contatto con gli scomparsi. Ma non bisogna cercare di trasferirsi dal piano morale al piano scientifico. Provare la realtà dello spirito è già abbastanza per una scienza umana. Si chieda il resto alla religione, evitando di mescolare il campo della ragione con quello del cuore.

Una ribellione costante contro le interferenze affettive, una sottomissione sincera agli imperativi scientifici, ecco i tratti che più ci piacerebbe che fossero riconosciuti in questo lavoro, come in quelli che l'hanno preceduto. Del resto era un paradosso o piuttosto una scommessa ricorrere all'intelligenza per presentare fatti la cui spiegazione non è di sua competenza. Come ha detto spesso Bergson, “la nostra intelligenza, così come esce dalle mani della natura, ha per oggetto principale il solido inorganizzato”. Donde il suo stupore e — aggiungiamo noi — la sua incapacità quando deve trattare l'elemento vivente. La vita si descrive ma non si capisce. Il grande errore dei biologi di laboratorio è di prendere le proprie descrizioni per spiegazioni. Quel non so che di irriducibile che incontrano in quell'analisi, non sempre hanno la lealtà di un Claude Bernard di attribuirlo almeno a una 'forza legislativa'. Lo considerano quantità trascurabile perché la quantità è la sola cosa che li interessi.

Ugualmente il grande errore dei metapsichisti è quello di credere che i fatti di loro dominio siano dovuti a una “sovraintelligenza', come diceva un tempo Bersot, che attestino fulmineamente una superiorità promessa all'umanità futura. Il fatto che molti individui che li producono sono esseri del tutto comuni, a volte molto inferiori o tarati mentalmente, dovrebbe però metterci in guardia da imprudenze del genere. Che Cristo abbia detto che il regno dei cieli appartiene ai poveri di spirito e che egli e i suoi santi abbiano prodotto miracoli strettamente imparentati ai fenomeni metapsichici non è una ragione per credere che questa scienza sconcertante annunzi un'evoluzione della razza verso uno stato spirituale di miracolo permanente.

Trascendenti, certo quei fenomeni lo sono in tutta la forza del termine, ma non lo sono più dei più umili fenomeni della vita: ecco ciò che vorremmo far capire, più ai nostri compagni di ricerca che agli scienziati di tutte le discipline. Con il nostro amico William Mackenzie abbiamo tentato di farlo al Congresso di Utrecht in due comunicazioni che, partite da premesse differenti, arrivavano alla medesima lezione. Per integrarsi all'insieme delle conoscenze positive, noi mostravamo che la parapsicologia dovrebbe fare marcia indietro e ritornare alle origini. Essa troverà i suoi esempi in tutta la natura, animale e vegetale, dove, sotto forma di organi e di istinti, il meraviglioso si scopre ad ogni passo. Siamo stati appena capiti, tanto poco preparati erano gli animi a un appello in cui i calcoli di medie non trovavano posto.

Ciò nonostante pensiamo che in un momento in cui la metapsichica non si preoccupa d'altro che di provare la sua esistenza agli increduli, questa sia la sola ambizione consigliata per guadagnarle il diritto di cittadinanza scientifica. Cercare i suoi punti di contatto con le altre scienze, moltiplicarli, allargarli, è il nostro dovere più urgente e abbiamo finito questo libro proprio con questo invito. Si è scritto che la parapsicologia quantitativa ci farebbe passare dall'era prescienti fica a quella scientifica. Può essere, per quelli che hanno il feticismo della quantità. Ma, se si vuole andare in profondo, la scienza è innanzi tutto qualità. L'esercizio sensorio, che ha trovato la sua perfezione nella misura, se ha permesso di misurare le galassie e di liberare l'energia atomica, non ci ha rivelato il segreto della costruzione del filo d'erba. L'osservazione senza dubbio è banale, ma bisogna ripeterla spesso per impedire agli scienziati di immergersi troppo nel peccato di orgoglio. Il professor Price, di Oxford, dichiarava a Utrecht che la parapsicologia mancava ancora di una cornice in cui potessero piazzarsi i suoi strani fenomeni per apparire meno sorprendenti, e si compiaceva di dire che toccava ai filosofi trovarne una. Si può rispondergli che questa cornice esiste. Invece di cercarla nei libri di alta astrazione o di metafisica troppo umana, non c'è che da aprire il libro della natura, poiché la parapsicologia è, molto semplicemente, una scienza naturale.

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!