Esercizi per la cura dell'addome - F. A. - E-Book

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F. A.

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Beschreibung

All’osservatore attento, che consideri l'essere umano da un punto di vista puramente fisico, si presenta un enigma: l'individuo intellettualmente più sviluppato ha quasi sempre un corpo difettoso e imperfetto. In realtà questo enigma è soltanto apparente. Generalizzando, si può dire che mentre l'intelligenza dell'uomo moderno va sempre più affinandosi e specializzandosi, le sue doti fisiche seguono un processo inverso di lenta decadenza.La vita d'oggigiorno ci preclude la possibilità di praticare agevolmente la cultura fisica. Tuttavia vi sono dei casi in cui tale negligenza nei riguardi del nostro corpo è assolutamente imperdonabile.Nei diari degli antichi esploratori troviamo frequenti allusioni alla prestanza fisica degli indigeni e alla grazia dei loro movimenti. Ecco ad esempio quel che scrive Cristoforo Colombo:“All'alba, una gran folla d'uomini giunse sulla spiaggia. Essi erano tutti giovani e ben formati: veramente bellissimi. I loro fianchi erano stretti, il torso muscoloso. In nessuno di essi notai un ventre prominente”.Scrivendo questo libro ho cercato di eliminare qualsiasi spiegazione superflua, e mi sono astenuto dall'esporre inutili teorie. Mio principale scopo è stato quello di proporre un sistema di cultura fisica dedicato alle parti del corpo umano che hanno maggiormente sofferto da quando vennero adottate abitudini di vita civile. Tali sono i muscoli addominali e gli organi della digestione e della escrezione. Posso aggiungere, grazie alla mia lunga esperienza, che l'uomo e la donna in genere non hanno la costanza necessaria per praticare ininterrottamente una vera e propria ginnastica. Di qui l'importanza del portamento corretto, che si può acquistare dopo pochi mesi di cultura fisica, e diventa a poco a poco un'abitudine naturale. Il portamento corretto e certe leggere contrazioni dei muscoli addominali, che potrete compiere meccanicamente durante il giorno, vi aiuteranno a prolungare indefinitamente il beneficio del corso di ginnastica vero e proprio. Inutile dire però che pochi minuti di esercizio quotidiano avranno effetti molto più sensibili.Considerando la suprema importanza della regione addominale e dei suoi organi, non mi sembra di chieder troppo a una persona intelligente consigliandole di dedicare non più di sette minuti al giorno a un sistema di cultura fisica che gioverà al suo aspetto esteriore e alla sua salute. L'uomo sano gode della vita, ha successo negli affari e conserva spesso un aspetto giovanile malgrado gli anni.Nelle pagine seguenti accennerò brevemente ad alcuni principi generali. Ma la nota fondamentale, la chiave di volta di tutto il mio sistema si cela, come il lettore vedrà, nella parola portamento. Qualsiasi corso di cultura fisica deve avere infatti questo scopo precipuo: insegnare all'uomo a camminare, a muoversi e a sedersi in modo corretto.

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ESERCIZI PER LA CURA DELL'ADDOME

Guida e suggerimenti pratici per eliminare la pancia

F. A. HORNIBROOK

Prima edizione digitale 2016 a cura di Anna Ruggieri

INDICE

PARTE PRIMA

CAPITOLO PRIMO - Introduzione

CAPITOLO SECONDO - Occupiamoci del nostro intestino

CAPITOLO TERZO - Gli errori dell'uomo civile

CAPITOLO QUARTO - Cultura fisica

CAPITOLO QUINTO - Peso contro volume

CAPITOLO SESTO - Il portamento

CAPITOLO SETTIMO - Enteroptòsi e magrezza

CAPITOLO OTTAVO - Ginnastica dei polmoni

CAPITOLO NONO - La sonnolenza diurna

CAPITOLO DECIMO - I piedi piatti

CAPITOLO UNDICESIMO - Ginnastica post-operatoria

CAPITOLO DODICESIMO - II golf praticato come ginnastica

CAPITOLO TREDICESIMO - Controllo addominale

CAPITOLO QUATTORDICESIMO - Contrazione delle natiche

CAPITOLO QUINDICESIMO - Errori dei sistemi tradizionali

CAPITOLO SEDICESIMO - Come si mangia e come si evacua

CAPITOLO DICIASSETTESIMO - Igiene razionale negli impianti sanitari

PARTE SECONDA

CAPITOLO PRIMO - Regole generali

CAPITOLO SECONDO - Esercizi

CAPITOLO TERZO - Esercizi speciali

CAPITOLO QUARTO - Esercizi occasionali

CAPITOLO QUINTO - Una dedica

CAPITOLO SESTO - Mente sana in corpo sano

CAPITOLO SETTIMO - Alcuni consigli

Programma giornaliero per garantirsi la salute

PARTE PRIMA. CAPITOLO PRIMO – INTRODUZIONE

All’osservatore attento, che consideri l'essere umano da un punto di vista puramente fisico, si presenta un enigma: l'individuo intellettualmente più sviluppato ha quasi sempre un corpo difettoso e imperfetto. In realtà questo enigma è soltanto apparente. Generalizzando, si può dire che mentre l'intelligenza dell'uomo moderno va sempre più affinandosi e specializzandosi, le sue doti fisiche seguono un processo inverso di lenta decadenza.

La vita d'oggigiorno ci preclude la possibilità di praticare agevolmente la cultura fisica. Tuttavia vi sono dei casi in cui tale negligenza nei riguardi del nostro corpo è assolutamente imperdonabile.

Tra l'atleta ben allenato e lo scienziato sedentario vi è un abisso. Ma l'età getta a volte un ponte tra i due estremi, e su di esso atleta e scienziato si incontrano lagnandosi per la lunga serie di acciacchi, e per gli sgradevoli cuscinetti di grasso, e per la pancetta prominente, e per la minor elasticità mentale, che i cinquant'anni portano con sé.

Questi inconvenienti affliggono qualsiasi uomo di mezza età che abbia trascurato il suo corpo e maltrattato il suo apparato digerente. Il bel discorso pronunciato dal grande industriale suscita echi indecorosi nei meandri del suo intestino. E gli ascoltatori, ignari, applaudono un uomo che è divenuto vittima e schiavo del suo ventre.

Nei diari degli antichi esploratori troviamo frequenti allusioni alla prestanza fisica degli indigeni e alla grazia dei loro movimenti. Ecco ad esempio quel che scrive Cristoforo Colombo nel 1492:

“All'alba, una gran folla d'uomini giunse sulla spiaggia. Essi erano tutti giovani e ben formati: veramente bellissimi. I loro fianchi erano stretti, il torso muscoloso. In nessuno di essi notai un ventre prominente”.

Tali caratteristiche somatiche si possono riscontrare anche oggidì fra le tribù che siano rimaste immuni dal demoralizzante contatto con la civiltà.

Pur tenendo debito conto delle particolari diversità razziali, non possiamo sorvolare su un punto fondamentale: l'uomo civile di mezza età tende ad ingrassare nella regione addominale, mentre ciò non accade all'uomo primitivo. Non dimentichiamo che questi pratica costantemente l'arte della danza ritmica, che può considerarsi una ginnastica perfetta, mentre quello la trascura ormai da secoli.

Scrivendo questo libro ho cercato di eliminare qualsiasi spiegazione superflua, e mi sono astenuto dall'esporre inutili teorie. Mio principale scopo è stato quello di proporre un sistema di cultura fisica dedicato alle parti del corpo umano che hanno maggiormente sofferto da quando vennero adottate abitudini di vita civile. Tali sono i muscoli addominali e gli organi della digestione e della escrezione. Posso aggiungere, grazie alla mia lunga esperienza, che l'uomo e la donna in genere non hanno la costanza necessaria per praticare ininterrottamente una vera e propria ginnastica. Di qui l'importanza del portamento corretto, che si può acquistare dopo pochi mesi di cultura fisica, e diventa a poco a poco un'abitudine naturale. Il portamento corretto e certe leggere contrazioni dei muscoli addominali, che potrete compiere meccanicamente durante il giorno (come spiegherò più oltre), vi aiuteranno a prolungare indefinitamente il beneficio del corso di ginnastica vero e proprio. Inutile dire però che pochi minuti di esercizio quotidiano avranno effetti molto più sensibili.

Considerando la suprema importanza della regione addominale e dei suoi organi, non mi sembra di chieder troppo a una persona intelligente consigliandole di dedicare non più di sette minuti al giorno a un sistema di cultura fisica che gioverà al suo aspetto esteriore e alla sua salute. L'uomo sano gode della vita, ha successo negli affari e conserva spesso un aspetto giovanile malgrado gli anni.

Nelle pagine seguenti accennerò brevemente ad alcuni principi generali. Ma la nota fondamentale, la chiave di volta di tutto il mio sistema si cela, come il lettore vedrà, nella parola portamento. Qualsiasi corso di cultura fisica deve avere infatti questo scopo precipuo: insegnare all'uomo a camminare, a muoversi e a sedersi in modo corretto.

CAPITOLO SECONDO – OCCUPIAMOCI DEL NOSTRO INTESTINO

In un articolo intitolato “La fognatura del corpo umano” e pubblicato sulla American Medicine, Sir Arbuthnot Lane ha sostenuto con validi argomenti la teoria che il terribile diffondersi del cancro dipenda in gran parte dal cattivo funzionamento dell'intestino. L'autore ha stabilito un efficace paragone tra il sistema di canalizzazione di una grande città e l'apparato gastro-intestinale del corpo umano, e ha dimostrato che un ingorgo intestinale può avere conseguenze analoghe a quelle provocate dall'occlusione di un canale di scolo in un centro abitato. E come le case situate nei punti più alti e salubri di una zona risentono in modo minore del cattivo funzionamento della fognatura, così i vari organi del corpo umano accusano più o meno vivacemente i danni provocati dal cattivo funzionamento dell'intestino.

Tale paragone è così efficace che dovrebbe bastare a gettare l'allarme in chi del proprio apparato digestivo poco o punto si cura. Ma data l'indifferenza, o addirittura la rassegnazione, con la quale l'umanità accetta in blocco i gravi difetti del viver civile, presumo necessario indugiare ancora un poco sull'argomento.

Se un uomo o una donna qualsiasi fossero posti per la prima volta, e in modo brutale, dinanzi al sordido contenuto di un intestino mal funzionante, ne proverebbero un salutare disgusto. La vita invece ci ha avvezzati a considerare con una certa familiarità determinate cose, che non suscitano più in noi reazione alcuna. Sir Arbuthnot Lane ha ora conficcato la sua lancia in questa armatura di compiacente oblio, e un fiotto di luce ha invaso i più oscuri recessi del nostro corpo.

Il cibo, masticato dalla nostra bocca, passa poi nello stomaco e nell'intestino tenue, e mentre avanza verso il colon i suoi principi nutritivi si trasformano in un liquido di facile assorbimento. Compiuto il processo di assimilazione, quanto rimane del cibo ingerito scende lentamente lungo il colon per venire poi espulso.

Durante il passaggio degli alimenti nello stomaco e nell'intestino tenue, non si notano micro-organismi, o almeno se ne notano pochissimi. Ma nel colon i germi diventano legione, e si moltiplicano con una rapidità impressionante. Finché le pareti dell'intestino crasso rimarranno sane, ben difficilmente tali microbi potranno nuocere all'individuo. Ma i pericoli sono molti, e bisogna stare in guardia.

Il fegato agisce come un filtro, e raffina il liquido assorbito dall'intestino per passarlo poi nel sangue. In tal modo i tessuti del corpo si rinnovano e ricevono appropriato nutrimento, mentre le sostanze tossiche vengono eliminate mediante l'urina, le feci, il sudore e la respirazione. Nel corso dei complicati processi chimici e batterici che hanno luogo nell'intestino si formano molte sostanze velenose che, nei casi di stipsi cronica, vengono assorbite dal corpo con conseguenze gravissime.

Non si può vivere su un letamaio senza mettere in pericolo la propria salute. Tanto più grave la situazione se il letamaio è dentro di noi e se i detriti vi si accumulano incessantemente.

Purtroppo, come la pulizia dei pozzi neri è ancor considerata cosa da farsi in tutta fretta, e col favore della notte, così lo svuotamento del proprio intestino è stimata operazione vergognosa, da compiersi in segreto, chiusi a chiave nel gabinetto e il più raramente possibile.

Si mangia parecchie volte al giorno, anche troppo spesso e smodatamente, ma, di regola, ci si libera una volta sola di quanto è andato accumulandosi nell'intestino. E badate che le feci trattenute nell'interno del nostro corpo agiscono come maligne instancabili forze, fermentando, imputridendo e producendo micro-organismi.

Non tutti i tessuti e gli organi del corpo reagiscono in modo identico a questi subdoli attacchi. Talvolta è il sistema nervoso che dà il primo allarme, e incominciano i mal di capo, l'insonnia, un leggero obnubilarsi delle facoltà mentali. In altri casi è il sistema circolatorio che soffre maggiormente, e un afflusso irregolare del sangue al cervello, o al fegato, o ai reni, o al sistema muscolare provoca aumento di pressione, apoplessia, morbo di Bright, itterizia. Possono venir colpiti gli organi della riproduzione, specialmente nelle donne. La pelle poi è come un libro aperto in cui sta scritta la storia dell'intestino.

Ora, questa forma di avvelenamento cronico, accompagnata dal lento deteriorarsi dei tessuti e degli organi, pur non essendo causa diretta del cancro, può favorirne lo sviluppo, specie nelle zone che soffrono di una costante infiammazione.

Grazie a determinati particolari anatomici (che ritengo inutile descrivere qui), in alcuni punti dell'intestino il passaggio delle feci putride e indurite avviene con difficoltà, e provoca appunto un'infiammazione del tessuto intestinale. Il frequente insorgere di tumori in quelle regioni conferma la teoria cui abbiamo più sopra accennato.

Dannosi per l'intestino sono pure i purganti troppo energici cui ricorrono le persone stitiche. L da notarsi che gli individui affetti da cancro all'intestino crasso sono per lo più molto muscolosi e vigorosi. Lo sviluppo muscolare si estende anche al colon, che, al momento di espellere le feci, si mette all'opera con troppo vigore, provocando un'infiammazione sempre più intensa nei punti cruciali.

La stipsi cronica può verificarsi anche in casi opposti, in individui cioè molto fragili e indeboliti. Ma il quadro clinico è allora del tutto diverso. Invece di un intestino che si contrae eccessivamente, abbiamo un intestino flaccido e dilatato, che non riesce ad espellere le feci. Tutti gli organi interni tendono allora a scendere verso la regione pelvica, e si verifica così l'enteroptòsi, ossia l'abbassamento intestinale.

Per l'individuo che si trovi in queste condizioni l'evacuazione diventa un vero problema, ed egli deve ricorrere molto spesso a mezzi artificiali per liberarsi dalle feci che ristagnano nel suo ventre. La sua digestione è gorgogliante e inefficace, il suo alito sa di gorgonzola, il suo atteggiamento nei riguardi della vita è cupo e pessimistico.

Soggetti simili sono però raramente affetti da cancro all'intestino poiché non si verifica infiammazione delle pareti i [...]