3,99 €
Per essere franchi, questo libro è stato scritto per le persone pigre le quali tengono ad avere una figura snella, ma a cui non piace far ginnastica, e piace invece mangiar bene.Se volete dimagrire senza soffrire la fame; se volete avere un aspetto migliore e sentirvi effettivamente meglio mentre calate di peso; se volete sapere quali sono i cibi capaci di farvi dimagrire in breve tempo; se volete rendervi conto dell’utilità delle vitamine; se volete conoscere a fondo le proteine, di cui forse avrete sentito magnificare l'efficacia, maggiore anche di quella delle vitamine; se non volete rompervi la schiena con la ginnastica; se vi incuriosisce sapere che cosa ha a che fare il regime dietetico con la gioia di vivere, la bellezza, il fascino personale e (sicuro, proprio così!) con il sex-appeal; allora è a voi che dedico rispettosamente questo libro. Esso si basa sulle ultimissime scoperte fatte dai più seri studiosi dell'epoca nostra nel campo dell'alimentazione, presentate in forma piana e facilmente accessibile a tutti.I miei migliori auguri!INDICECAPITOLO PRIMO L'unico modo sicuro per dimagrire CAPITOLO SECONDOPerché non dimagrite CAPITOLO TERZONessuna pietà per le calorie CAPITOLO QUARTOIl modo più semplice per fare il conteggio delle vitamine CAPITOLO QUINTOMangiare per acquistare bellezza, fascino e per vivere più a lungo CAPITOLO SESTOMangiare per essere attraente CAPITOLO SETTIMOAffidatevi ai competenti CAPITOLO OTTAVOCome suscitare l'invidia altrui
Das E-Book können Sie in Legimi-Apps oder einer beliebigen App lesen, die das folgende Format unterstützen:
Indice
CAPITOLO PRIMO - L’UNICO MODO SICURO PER DIMAGRIRE
CAPITOLO SECONDO - PERCHÉ NON DIMAGRITE (e alcune verità sull’alcool)
CAPITOLO TERZO - NESSUNA PIETÀ PER LE CALORIE
CAPITOLO QUARTO - IL MODO PIÙ SEMPLICE PER FARE IL CONTEGGIO DELLE VITAMINE
CAPITOLO QUINTO - MANGIARE PER ACQUISTARE BELLEZZA, FASCINO E PER VIVERE PIÙ A LUNGO
CAPITOLO SESTO - MANGIARE PER ESSERE ATTRAENTE
CAPITOLO SETTIMO - AFFIDATEVI AI COMPETENTI
CAPITOLO OTTAVO - COME SUSCITARE L’INVIDIA ALTRUI
TABELLA CONTENUTO CALORICO DEGLI ALIMENTI
PUOI DIMAGRIRE MANGIANDO
DONALD COOLEY
Edizione digitale a cura di Anna Ruggieri
AVVERTENZA
Per maggiore comodità del lettore, misure e pesi sono stati anch’essi “tradotti” in italiano, con approssimazione il più possibile esatta.
Si è creduto opportuno di lasciare la denominazione “tazza”, “bicchiere”, “cucchiaio”, “cucchiaino”, perché si tratta di misure universali.
La “tazza” (e cioè, il cup americano) corrisponde a cc. 237.
Il “bicchiere” (glass) se non meglio specificato, corrisponde alla “tazza”.
Il “cucchiaio” (tablespoon) è pari a cc. 14,7.
Il “cucchiaino” (teaspoon) è pari a cc. 4,9.
Per essere franchi, questo libro è stato scritto per le persone pigre le quali tengono ad avere una figura snella, ma a cui non piace far ginnastica, e piace invece mangiar bene.
Se volete dimagrire senza soffrire la fame; se volete avere un aspetto migliore e sentirvi effettivamente meglio mentre calate di peso; se volete sapere quali sono i cibi capaci di farvi dimagrire in breve tempo; se volete rendervi conto della utilità delle vitamine; se volete conoscere a fondo le proteine, di cui forse avrete sentito magnificare l’efficacia, maggiore anche di quella delle vitamine; se non volete rompervi la schiena con la ginnastica; se vi incuriosisce sapere che cosa ha a che fare il regime dietetico con la gioia di vivere, la bellezza, il fascino personale e (sicuro, proprio così!) con il sex-appeal; allora è a voi che dedico rispettosamente questo libro. Esso si basa sulle ultimissime scoperte fatte dai più seri studiosi dell’epoca nostra nel campo dell’alimentazione, presentate in forma piana e facilmente accessibile a tutti.
Tanto per cominciare, se pesate troppo e vi uniformerete ai principi semplicissimi formulati dagli specialisti, sicuramente riuscirete a dimagrire. L’insuccesso in questo campo è praticamente impossibile una volta che abbiate deciso di mettere in opera il solo modo sicuro e innocuo per dimagrire, riconosciuto dalla medicina ufficiale.
In tutto ciò non c’è nulla di misterioso. La unica cosa che fa ingrassare è il cibo. L’unica maniera infallibile per dimagrire è ingerire un numero minore di calorie.
Una caloria è semplicemente un’unità di misura del calore-energia contenuto nei cibi, e per conseguenza possiamo usarla per calcolare le capacità ingrassanti dei cibi stessi. In questo senso, una caloria rimane sempre una caloria. Le calorie di una tazza di cioccolato sono le medesime di quelle di una bistecca, ma in realtà quale enorme differenza tra di esse.
Il vecchio metodo di calcolare le calorie è scaduto: ormai si sa che le calorie proprie di determinati alimenti producono effetti ben diversi da quelle di altri. Vi mostreremo come dovete fare per ingerire calorie stakanoviste invece di calorie perditempo; come scegliere diete che, pur essendo del tutto innocue, vi daranno (rapidamente o gradualmente, a vostra scelta) quell’aspetto da voi considerato ideale.
Per diventare snelli e sottili non basta calar di peso, non basta diminuire il numero delle calorie ingerite. Occorre assorbire calorie contenenti i minerali essenziali, le vitamine, le proteine, di cui inconsapevolmente il vostro organismo era affamato; assorbirne in quantità sufficiente per rendere lo splendore allo sguardo, bandire la stanchezza, sbaragliare il nervosismo e la irritabilità che talvolta derivano da un’alimentazione poco saggia.
Gli scienziati hanno scoperto a questo proposito cose nuove e sorprendenti che ciascuno deve sapere, voglia o non voglia dimagrire.
LA GINNASTICA E’ PRATICAMENTE UNA SCHIAVITU’
Con quale coraggio osiamo affermare: “l’esercizio fisico non fa calare di peso”? La risposta è facile: da un punto di vista pratico, la sola ginnastica non basta a far dimagrire, e sono ben pochi i medici che la prescrivono se non come accessorio a una dieta appropriata.
Teoricamente, certo, una intensa attività fisica toglie di dosso alcuni chili di grasso, ma in pratica chi conduce abitualmente una vita molto attiva, difficilmente è afflitto da obesità. Se poi non si ha l’abitudine alla ginnastica e si affronta senza alcuna preparazione un programma piuttosto violento, lo sforzo può risultare disastroso per il cuore. I medici sono costretti continuamente a mettere in guardia i loro pazienti obesi contro un tipo di ginnastica inconsulta. Questi pazienti, ad ogni passo che muovono si portano dietro un sovrappeso di dieci o quindici chilogrammi, e forse più, come se si trattasse di un sacco di patate, e la colpa di tutto quel grasso in definitiva va probabilmente addebitata proprio alle patate.
Un esercizio fisico moderato si confà, a tutti: tonifica e dà un senso di benessere. Esso è certamente consigliabile, si voglia o no dimagrire, sebbene talvolta possa giocare strani scherzi.
Supponiamo che una persona di peso medio faccia una passeggiata di due o tre chilometri in pianura, a passo svelto. Con un certo orgoglio, costui calcolerà di aver eliminato in tal modo alcuni grammi di grasso, ma la triste verità è che quella passeggiata ha consumato soltanto 115 calorie superflue, ben presto reintegrate da un modesto spuntino consistente in tre gallettine.
Un altro scherzo del genere è costituito dal robusto appetito che viene in seguito a qualsiasi esercizio fisico. A meno che si segua coscienziosamente un determinato regime dietetico, si finisce col mangiare assai più di quanto basti per compensare la perdita subìta. Ma lo scherzo peggiore è quello di cui è vittima un caro amico mio, il quale giura di poter perdere un chilo o anche più, a sua scelta, giocando a tennis. Cosi infatti avviene, e la bilancia ne è imparziale testimone. Ciò che egli perde, però, non è adipe, ma liquido sotto forma di sudore. Basta un bel bicchiere d’acqua perché i suoi tessuti riacquistino il peso perduto, gonfiandosi come una spugna. Anche se con uno sforzo soprannaturale il mio amico riuscisse a non bere, a reintegrare il peso basterebbe l’acqua contenuta nei cibi.
Per quel che riguarda, poi, la ginnastica così detta meccanica (cavalli meccanici, massaggi elettrici e simili) essa serve sicuramente ad alleggerire il portafogli, ma è di scarso aiuto nello snellire il corpo umano. Che un motore elettrico possa bruciare energia in vece nostra è un’illusione. Sarebbe come credere di poter dimagrire andando in aeroplano, perché si è sentito dire che scalare le montagne fa calare moltissimo di peso.
NIENTE FARMACI, NIENTE DOLCI, NIENTE PREOCCUPAZIONI
Espedienti e trucchi di tutti i generi sono comunemente raccomandati come mezzi eccellenti per dimagrire senza fatica. Bagni caldi, bagni di vapore, catartici, rulli che vi torcono come un panno lavato… La credulità umana è infinita.
I bagni turchi e i bagni di vapore (utilissimi in molti casi, a parte la riduzione di peso) eliminano acqua dai tessuti, sino alla prossima bibita. I bagni bollenti, con o senza sali, agiscono nello stesso modo, ma non hanno alcun effetto sull’adipe, a meno che non rimaniate immerso nella vasca anche durante le ore dei pasti.
Il bagno freddo è già una cosa diversa. Se riuscite a restare per un certo tempo sotto una doccia fredda, potete perdere realmente di peso. L’abbassamento di temperatura della pelle richiede una maggior produzione di calore da parte del corpo, il che porta ad attingere alle calorie di riserva. Ogni qual volta fate una doccia fredda, consumate calorie.
L’idea di affidarsi a un esperto massaggiatore, il quale asporti dal corpo l’adipe in eccesso, è stata sempre seducente, ed è certo il metodo migliore per far dimagrire il massaggiatore. Egli vi assicurerà, in perfetta buona fede, che può liberarvi di tutto il grasso superfluo, e senza dubbio un massaggio ben fatto possiede qualità tonificanti.
Tuttavia, interrogato al riguardo, un medico si limiterà a scuotere il capo. Nei suoi studi di fisiologia e di biochimica non si è mai imbattuto in nulla di simile, e per la verità niente giustifica la convinzione che l’adipe possa essere eliminato con i metodi surriferiti. Naturalmente, quando si respira forte o si emette una specie di latrato, si consuma una piccola quantità di energia: nel migliore dei casi, però, il massaggiatore riesce soltanto (e non sempre!) a far migrare l’adipe da un punto all’altro del corpo.
Uno studioso della materia è giunto persino a far ingrassare animali da laboratorio, praticando loro sul ventre massaggi via via più vigorosi. All’esule microscopico risultò che nei tessuti non si era determinato alcun cambiamento se non quello dovuto a gravi emorragie.
La fiducia nei vari metodi di dimagramento, diciamo così, passivo, nasce dal fatto che quasi sempre essi vengono messi in atto contemporaneamente ad apposite diete. La dieta provoca l’effettivo assottigliamento dell’individuo; e le varie fasi del massaggio, perché visibili, inducono a magnificare l’efficacia del metodo.
Gli scienziati guardano con occhio indulgente a una particolare ginnastica delle gambe e del torso designata a rimuovere l’adipe da certe zone del corpo, e in modo speciale da quelle aree centrali che vanno sotto il nome generico di “addome” e “glutei”. Tali esercizi hanno infatti un loro valore, pur non essendo di alcuna utilità specifica. Come ogni altro esercizio, essi concorrono alla diminuzione di peso perchè aumentano il consumo di energia. Trasformano inoltre, ed è questa una ragione validissima per praticarli regolarmente, i muscoli flaccidi e cadenti in tessuti fermi e solidi che richiamano l’idea della salute.
Anche il digiuno è di scarsa utilità quale agente riduttore. Che lo crediate o no, chi segue un rigoroso digiuno per un certo periodo di tempo, non cala di peso più di chi si limita a mettersi a un regime povero di calorie. Quando il corpo è affamato, automaticamente funziona a pressione bassissima per poter vivere il più a lungo possibile, conservando gelosamente, sino alla fine, il proprio peso.
Gli antichi romani, ben sapendo che uno stomaco vuoto dà modo di rinnovellare i piaceri della tavola, costruivano nei loro sontuosi palazzi una stanza singolare il cui nome, vomitorium, spiega chiaramente l’uso a cui era adibita. La versione moderna di questo strano uso la troviamo nell’abitudine tanto diffusa dei sali purgativi che servono ad eliminare dal corpo umano liquidi e cibi non digeriti, per impedire che si trasformino in adipe. Il fatto che lo scopo venga talvolta raggiunto, giustifica male il danno apportato da simili metodi ad un sano funzionamento degli organi interni.
Il più pericoloso di tutti i farmaci dimagranti è l’estratto di tiroide. Esso vi “ridurrà”, è vero, ma a che cosa? A uno scheletro ambulante. La tiroidina stimola il corpo a una forzata asciuttezza, eliminando l’adipe; gli occhi, però, tenderanno ad uscire dalle orbite, il cuore si metterà a palpitare pericolosamente, e l’economia generale dell’organismo viene minacciata da un grave squilibrio dovuto a un acceleramento del metabolismo. La tiroidina quale agente dimagrante, può venire usata solo in casi specialissimi, e sotto controllo medico.
Se il denaro non rappresenta per voi una difficoltà, potete profittare utilmente delle cure dimagranti praticate nei lussuosi istituti di bellezza. “Mal comune, mezzo gaudio” dice un vecchio proverbio, e inoltre c’è sempre qualcuno che sorveglia l’andamento della cura. Il lato psicologico ha la sua importanza, e non va trascurata la utilità pratica di consigli e incoraggiamenti opportuni. Rimane comunque il fatto che l’effettivo dimagramento comincia e termina davanti al tavolo della stanza da pranzo. Mangiare si deve pure, e un regime dietetico appropriato, efficace e scientificamente studiato non costerà un soldo di più di quelli che si spendono abitualmente per i pasti quotidiani. Il nostro motto sia : “Niente dolci, niente farmaci, niente cibi indigesti”.
ANCHE VOI POTETE DISFARVI DEL GRASSO SUPERFLUO
Dunque, che facciamo? Siete pronte a mettervi al lavoro?
Già da un bel pezzo avete deciso di seguire un regime dimagrante. Chissà quante volte, guardando con ammirazione le figure sottili e snelle di attrici cinematografiche in voga, avrete detto a un’amica: “Eppure, debbo assoluta mente mettermi a regime I” Ma poi, che cosa avete fatto
Può darsi che le mie parole siano sufficienti a indurvi a fare il primo passo: è quello che conta. Le promesse da me fatte al principio di questo capitolo sono del tutto personali: riguardano proprio voi, in quanto individuo. Immaginate di dover posare per una fotografia “dopo la cura”. Eccovi lì, avvolta in una veste che modella le vostre forme slanciate, sprizzate da tutti i pori una vitalità quasi offensiva, un vero fascino emana dalla vostra persona. Le altre donne vi guardano scandalizzate: è il tributo di ammirazione più grande che una donna possa offrire a un’altra donna! Di ritorno a casa, assorte in un solo pensiero, mormoreranno tra sé e sé: “Debbo assolutamente mettermi a regime!”
Vostro marito vi contempla con un misto di colpa e di meraviglia: solo adesso si è accorto di essere stato per dieci anni sposato a Greer Garson! E se invece si tratta di un uomo, sarà la moglie a dire allegramente ai ragazzi: “Guardate, figlioli, babbo può tenere di nuovo i piedi sotto la tavola, la pancia non glielo impedisce più!» Quanta bellezza, quanta fiducia in se stessi riacquistata, quale nuovo senso di potere! Su, cominciamo subito!
Da veramente grande conforto il rendersi conto che stando sdraiati tutto il giorno a guardare il mondo che cammina, il nostro corpo consuma circa 1700 calorie di energia; quel tanto, cioè, che basta per mantenere in vita l’individuo. Aggiungendo a tale cifra le 800 calorie che si spendono durante la giornata nel camminare, giocare, star seduti e infine liberarsi dei pensieri accumulatisi in sette od otto ore di lavoro di ufficio, avrete un totale di 2500 calorie di cui si ha bisogno ogni giorno, unicamente per mantenere stazionario il proprio peso. Le cifre da noi date si attagliano, presso a poco, alle persone che pesano Kg. 68.
Supponiamo ora che dopo aver ingerito le vostre 2500 calorie, vi accorgiate che un unico crapfen è rimasto nel piatto. La sua solitudine vi commuove: se nessuno lo mangia, esso verrà portato via con il vassoio del caffè e le scorze del melone: un vero sciupio. E così lo mangiate. Quell’unico crapfen ha un effetto tremendo e impensato : esso contiene 200 calorie e porta quindi la dose giornaliera da 2500 a 2700. Sono proprio queste calorie in eccesso che impediscono di conservarsi o di divenire snelli.
In verità, non tutte le calorie superflue contenute nel crapfen (e con questo non intendiamo davvero dir male dei cragen che anzi troviamo deliziosi) si trasformano in adipe. A causa dello effetto stimolante del cibo stesso, e attraverso canali regolatori non ancora bene identificati, di solito ciascuno di noi è in grado di assimilare senza danno una piccola parte delle calorie in eccesso. Tuttavia, dal punto di vista pratico, l’ingestione di 200 o 300 calorie in più al giorno porta un aumento di peso che va da Kg. 3 e mezzo a 4 l’anno, mentre un individuo normale, a mano a mano che il tempo passa, non dovrebbe aumentare più di gr. 370 per anno.
Uno studioso dotato di una mente diabolicamente matematica ha calcolato che una noce di burro di gr. 5 scarsi di più al giorno, dopo vent’anni aggiunge Kg. 75 al peso di un individuo.
Se ingerite un quantitativo di cibo maggiore del necessario, potete fare un po’ di ginnastica per evitare che esso si trasformi in adipe, ma dobbiamo dire onestamente. che un calcolo simile comporta una fatica assai più grande di quella immaginata. Per esempio:
Se ingerite, in soprappiù del vostro fabbisogno di calorie… l’attività fisica extra, necessaria per consumare il soprappiù di calorie vi costringerà a:
Un crapfen (200 calorie)… dirigere un’orchestra per due ore e un quarto;
Un cono gelato (150 calorie)… Lavare piatti per due ore e tre quarti;
Un confetto al frutto (20 calorie)…. scrivere per un’ora;
Un cioccolatino (80 calorie)…. scrivere a macchina per un’ora e mezza;
Due datteri (56 calorie)…. Leggere ad alta voce per due ore;
Un sacchetto di noccioline americane (350 calorie)…. Lavare panni per 3 ore;
Un gelato di cioccolata (400 cal.)… Spaccar legna per 55 min.;
Una stecca di fichi canditi (60 cal.)…. Stirare per un’ora;
Uno spicchio di torta di zucca (360 cal.)…. Nuotare per un’ora e tre quarti;
Un biscotto alla vainiglia (23 cal.)…. Cucire per un’ora;
Due noci del Brasile (90 cal.)…. Camminare piano per tre quarti d’ora;
Una porzione di pollo ripieno (275 calorie)…. Spazzare il pavimento per due ore e mezzo;
Una bottiglia (cc. 350) di coca-cola o simili (120 cal.)…. Suonare il violino per due ore e mezzo;
Una tazza di tè con un cucchiaino di zucchero e un cucchiaio di crema (50 calorie)……Fare sei ore di lavoro intellettuale.
La cosa non si presenta molto allegra, non vi pare? Ogni mezzo chilo circa di grasso immagazzinato rappresenta circa 4000 calorie, e per consumarle dovreste salire scale per quasi quattro ore, senza un attimo di sosta. Ecco la ragione per cui l’attività fisica, sebbene sia di grande aiuto, come metodo unico di dimagramento non funziona. O forse siete più forte di quanto si possa pensare?
CAFFÈ, TÈ, CACAO E BIBITE NON ALCOLICHE IN GENERE
Caffè e tè non faranno mai ingrassare nessuno. Non importa quale regime dimagrante vi autorizza a prenderne, se così vi fa piacere, sino a che non vi sentiate pieno sino all’orlo. Tale autorizzazione, però, riguarda solo caffè nero e tè semplice. Ingeriti in questa forma, sono bevande che non accrescono assolutamente il numero delle calorie: se invece vi aggiungete panna o zucchero, le calorie aumenteranno rapidamente. Sono gli accessori che fanno ingrassare.
Un cucchiaino di zucchero e due di panna arricchiscono una tazza di caffè di 85 calorie, e proprio di quelle calorie che si trasformano in adipe; le ultime, quindi, che una persona che segue un regime dimagrante possa desiderare. Molti bevitori di caffè i quali si credono degli intelligentoni, affermano che cinque o sei tazze al giorno della loro bevanda preferita è cosa da nulla, senza sapere che la panna e lo zucchero con cui si prende abitualmente il caffè, contengono circa lo stesso numero di calorie di una fetta di torta margherita. Insomma, si può indifferentemente mangiare una fetta di torta o bere una tazza di caffè con panna : il risultato sarà lo stesso.
Molti di noi hanno le loro idee particolari riguardo al caffè nero: invece di prenderlo puro, si può diluirlo con una tuona metà di latte caldo. Il latte essendo autorizzato da qualsiasi dieta dimagrante, la cifra totale delle calorie non subirà alterazioni. Se per il vostro gusto vi sembra troppo diluito, fate fare il caffè un poco più forte. Il calcio contenuto nel latte può agire anche come calmante del sistema nervoso, se non si prende una quantità sufficiente di questo minerale importantissimo in altre forme. Lo stesso dicasi per il tè.
Lo zucchero nel caffè somiglia alle lenti bifocali e ai capelli grigi: se ne mettete un cucchiaino troppo colmo, gli altri possono pensare che state diventando vecchio. I bambini hanno una preferenza spiccata per i dolci, ma a mano a mano che si diventa adulti tale gusto si perde, e per avere la medesima sensazione occorre una dose sempre maggiore di zucchero, sebbene, com’è naturale, non sempre ci rendiamo conto di tale fenomeno.
Cinque o sei cucchiaini di zucchero al giorno in cinque o sei tazze di caffè, forniscono un minimo di 100 calorie da carboidrati: nessuna proteina, nessun minerale, niente vitamine. Un quantitativo di zucchero eccessivo sicuramente sbilancerà qualsiasi dieta, mentre mezza tavoletta di saccarina sarà sufficiente a dolcificare la tazza di caffè del più esigente mangiatore di zucchero. La saccarina si trova in qualsiasi drogheria e, salvo casi eccezionali, non è nociva all’organismo, se presa in dosi ragionevoli. I diabetici ne fanno uso abitualmente.
Caffè e tè possono considerarsi droghe per il fatto che contengono un’alta percentuale di caffeina, stimolante del sistema nervoso largamente usato nella pratica medica. La caffeina aumenta la pressione bassa, rafforza il battito del cuore rallentandolo, sollecita l’attività renale e dà quel senso di benessere che fa del caffè e del tè vere bevande di conforto.
Naturalmente, se presi in eccesso possono determinare una certa eccitabilità in persone particolarmente sensibili, ma questa è una questione di semplice buon senso.
Per il tè, una fettina di limone o di arancio rappresenta un eccellente sostituto dello zucchero. Il succo del frutto dà un sapore gradevole alla bevanda e contiene un rispettabile quantitativo di vitamina C.
Il cacao contiene anch’esso una droga molto simile alla caffeina, e cioè la teobromina. Non c’è bisogno di occuparsene troppo : basta sapere che una tazza di cacao fatta con il latte fornisce all’organismo 200 calorie. Il cacao è una bevanda utilissima, eccellente anzi per ingrassare, ma le sue calorie non trovano posto in una dieta dimagrante : per ingerirle senza danno dovreste rinunciare a troppi altri cibi importanti.
Dal punto di vista della salute, non c’è molto da dire contro le bibite in genere. La maggior parte delle bevande a base di acido carbonico, sono al giorno d’oggi assolutamente innocue. L’acqua che contengono è gradevole al palato, un pochino frizzante. In quanto alla birra, negli ospedali essa viene normalmente distribuita ai pazienti, per far loro ingerire il quantitativo di liquido necessario.
Tuttavia, se seguite una dieta dimagrante, farete bene a star lontani dalle bibite. Salvo poche eccezioni, esse sono fatte con acqua di soda e sciroppi densi e dolci, di vari sapori. Come lo zucchero nel caffè, forniscono all’organismo carboidrati e null’altro (pochissime soltanto contengono caffeina). La mezza bottiglia normale di coca-cola contiene l’equivalente di tre cucchiaini di zucchero : la popolare bottiglia da cc. 350 ne contiene almeno sei. Sia che si mangi lo zucchero in zollette, sia che lo si beva sorbendo bibite, il quantitativo delle calorie non varia.
Una bottiglia grande di una qualsiasi bibita a base di cola fornisce 120 calorie: pensate di quale utilità può essere a chi segue un regime dimagrante! Allo stesso prezzo si possono avere due porzioni di gelato di frutta, ma senza dubbio c’è chi preferisce al gelato una bibita. Noi stiamo solo cercando di dimostrare che sebbene molta gente ritenga una bibita di questo genere innocua quanto l’acqua, in realtà essa contiene un numero di calorie di cui bisogna tenere rigorosamente conto nel complesso di un regime dimagrante.
Anche i succhi di frutta contengono calorie. Un bicchiere grande di limonata fatta con acqua, due limoni e tre cucchiaini di zucchero, fornisce circa 140 calorie. D’altro canto i succhi di frutta provvedono vitamine importanti. È difficilissimo che una bibita già preparata in bottiglia contenga succo di frutta in quantità rilevante.
Bevete pure zucchero, se così volete, ma non dimenticate di includerlo nella lista giornaliera delle calorie ingerite, e ricordate che si tratta di calorie da carboidrati, prive di elementi protettivi o costruttivi dei tessuti.
PERCHÉ IL LATTE NON FA INGRASSARE
Molte sono le ragioni per cui il latte potrebbe essere controindicato, ma il “mi fa ingrassare” non regge, a meno, s’intende, che non siate una specie di auto-botte ambulante.
Se il latte fosse tutta crema, potrebbe fare ingrassare, sebbene il grasso contenuto nel latte intero non sia eccessivo, dati gli altri elementi di cui è ricco.
Inoltre, le proteine del latte e altri cibi di origine animale, sono “complete”, e cioè contengono tutti gli otto amino-acidi essenziali (materiale chimico di cui sono fatte le proteine), necessari all’organismo non meno delle vitamine. Esistono più di 23 amino-acidi, molti dei quali, però, risultano dalla elaborazione chimica che avviene in seno all’organismo stesso. Gli otto di cui sopra provengono in percentuali varie dalle proteine dei cereali e degli ortaggi. Quando si trova una proteina completa, essa fornisce al corpo tutti gli ingredienti mancanti e integra le proteine insufficienti.
Il latte è la fonte più ricca di calcio nelle diete normali: se non si prende almeno un bicchiere di latte al giorno, con tutta probabilità si determinerà una carenza di questo prezioso minerale, senza di cui il cuore non può battere né i muscoli contrarsi. Di solito circa mezzo litro al giorno è sufficiente a supplire ai bisogni di un adulto. Naturalmente non è necessario bere il latte; esso può venire mescolato alle vivande, e esistono inoltre ottimi alimenti (ad esempio, il pane “rinforzato”) che forniscono un largo quantitativo di calcio.
Il latte intero è superiore all’altro perché contiene vitamina A. Questa vitamina è una sostanza grassa solubile che si perde quando il latte viene scremato. Tuttavia, dovendo per ragioni dietetiche portare al minimo necessario il numero delle calorie, si preferisce il latte scremato perché in esso il valore delle calorie è ridotto alla metà. Per avere il latte scremato basta togliere il velo di crema che si forma dopo la bollitura. Naturalmente, la cosa risulta impossibile se si adopera latte omogeneizzato.
Il solo inconveniente che si verifica usando questo sistema, è la perdita della vitamina A, che si può del resto ottenere in altri modi. Per la verità, il latte scremato contiene un quantitativo di calcio maggiore di quello contenuto nel latte intero, e lo stesso è per le vitamine B, solubili nell’acqua ed estremamente importanti. Il siero di latte e i latticini in genere posseggono tante calorie quanto il latte scremato, giacché in tutti questi prodotti commerciali il grasso viene accuratamente tolto, con grande vantaggio economico dei produttori e dei lattai.
L’ACQUA FA INGRASSARE
Se si riuscisse a trovare un mezzo piacevole per conservarsi asciutti, immediatamente il peso si ridurrebbe del 70%. Tale fenomeno è ben noto ai pugilisti, i quali sono costretti a mantenere o a raggiungere un peso determinato. Riducendo la quantità di liquido che ingeriscono e aumentando contemporaneamente la traspirazione con il tirare pugni vigorosi ad avversari compiacenti, i pugilisti riescono a perdere parecchi litri di acqua in poco tempo. Un’ora di boxe può far calare il peso di un pugile di tre chilogrammi e mezzo circa.
I sali dimagranti, i bagni di vapore, l’intenso esercizio fisico e tutte le misure di questo genere possono anch’essi eliminare i liquidi del corpo, ma il quoziente di adipe varia ben poco. Il liquido che si perde viene invariabilmente rimpiazzato, giacché è umanamente impossibile evitare di bere o di ingerire liquidi per un lungo periodo di tempo. Anche se un uomo o una donna si costringono con uno sforzo di volontà a non bere, tutti i cibi contengono una parte di liquido : persino il prosciutto affumicato contiene una buona metà di liquido.
E’ umano sentire un certo rispetto per le cose che costano molto, e da questo punto di vista perciò l’acqua è preziosa. Padre Giuseppe J. Sullivan, capo del reparto chimico dell’Holy Cross College, ha calcolato il valore, in dollari e in frazioni di dollaro, dell’acqua che assorbiamo mangiando cibi comuni. Tenendo presente che 1. 1000 di acqua, presa dal rubinetto, costano in media sei centesimi e mezzo di dollaro, egli ha constatato che :
L’acqua contenuta in un cavolo viene a costare 35 dollari il metro cubo; la carota contiene acqua al prezzo di 58 dollari il metro cubo; l’asparago ci fornisce acqua a una media di 350 dollari il metro cubo; il granturco in pannocchia costa, in quanto a liquido, circa 800 dollari il metro cubo.
E, attenzione, ogni metro cubo di acqua fornito dalla melanzana, dal cetriolo e dal broccolo costa da 1800 a 2100 dollari.
Madre natura sa bene come trarre profitto dal suo materiale grezzo, ma sarebbe davvero inopportuno menarne scalpore giacché questi alimenti succosi se venissero privati dall’acqua che contengono, non sarebbero più saporiti di un vecchio cencio. L’acqua è ancora più necessaria del cibo, ed anzi da un certo punto di vista è essa stessa cibo. L’acqua rappresenta il grande regolatore della temperatura, il fluido basilare, necessario a tutti i processi che si svolgono in seno all’organismo, il quale ne conserva gelosamente una certa riserva. Il cervello contiene acqua nella medesima proporzione del latte. Del resto, un po’ d’acqua nel cervello è necessaria, altrimenti sono guai.
Ma anche con una cosa buona non bisogna esagerare. I tessuti imbevuti di acqua possono non essere adiposi, e tuttavia sembrare tali agli occhi altrui. E impossibile regolare e controllare il contenuto liquido nel proprio corpo in modo soddisfacente, e per chi vuol dimagrire la quantità di acqua assorbita ha la sua importanza. I tessuti debbono possedere la dovuta 31 umidità perché l’adipe possa eliminarsi. Non esiste alcuna norma fissa che stabilisca il numero preciso dei bicchieri di acqua da bere durante la giornata. Molto dipende anche da quel che si mangia. La sola regola valida è bere quando si ha sete, seguendo i dettami della provvida natura. In certi stati fisici, come ad esempio l’aumento di volume della prostata nei vecchi, è sconsigliabile bere troppo, ed è anche pericoloso : l’esperienza ci insegna a suddividere con criterio la quantità di liquido che ingeriamo nelle ventiquattro ore.
Un modo efficace per prevenire la ritenzione di acqua consiste nel prendere una dose sufficiente di proteine, il che si otterrà sicuramente seguendo una opportuna dieta dimagrante. Quando le proteine sono insufficienti, l’acqua tende ad accumularsi nei tessuti e li dilata, gonfiandoli.
Un altro mezzo per controllare la ritenzione dell’acqua, è quello di moderare l’uso del sale comune da cucina. Il sale possiede un’affinità naturale con l’acqua: guardate un po’ l’oceano Pacifico! Internamente, l’economia dei fluidi somiglia a quella del mare, in quanto i sali minerali sono presso a poco nella medesima proporzione in entrambi: scoperta, questa, che risale a qualche milione di anni, quando per la prima volta la vita cominciò ad agitarsi nelle acque del mare.
Il sale mantiene fermo nei tessuti circa settanta volte il suo peso di acqua. Se riuscite ad immaginare, ed anzi a visualizzare, un cucchiaino di sale che tiene prigionieri nella vostra persona settanta cucchiaini di acqua, certamente vi sentirete spinto a diminuire il quantitativo di sale con cui condite le vivande. Tuttavia, a meno che non vi sia nell’organismo un eccesso naturale di liquido o un’alterazione del cuore o dei reni, una limitazione troppo rigorosa del sale non è necessaria.
L’eventuale aumento di potassio influisce sulla ritenzione dell’acqua. Gli ortaggi in generale sono ricchi di potassio e poveri in calorie. I regimi dimagranti consentono, infatti, un uso generoso di ortaggi e verdure, tenendo conto del fatto che il potassio in essi contenuto elimina il soprappiù di acqua. In complesso, però, una persona normale non deve preoccuparsi troppo del sale che ingerisce. Anche i timori riguardo al possibile aumento della pressione determinato dal sale, timori espressi da gente che parla molto ma sa ben poco di fisiologia, sono da scartare, sebbene talvolta i medici siano ocstretti a proibire l’uso del sale a individui sofferenti di ipertensione o di disturbi circolatori.
In un certo senso, il nostro corpo è simile a un impianto per acqua calda, e gran parte dell’energia che possediamo (calorie) viene sciupata per riscaldare l’acqua che mantiene a un livello basso il nostro peso. Un quarto delle calorie immagazzinate nei pasti di ieri, oggi sono già state eliminate sotto forma di vapore acqueo (traspirazione di cui nemmeno ci si accorge) e nell’aria umida che si esala di continuo dalle narici.
Se non ci credete, provate a respirare davanti a uno specchio e vedrete sfuggire dal vostro corpo un po’ di calorie.
LE CALORIE DEI COCKTAILS INFLUISCONO SULLA CORPULENZA
Andiamo piano con la temperanza! L’alcool, in quanto problema morale, esula dall’argomento di quest’opera; ma esso è un alimento importante, o per lo meno una voce importante, in qualsiasi regime dietetico.