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In questo volume l'autore propone sei arrangiamenti per chitarra acustica di brani di Erik Satie, accompagnando gli spartiti con l'intavolatura e note di esecuzione e gli audio (disponibili sul canale You Tube o tramite mail) In this volume, the author proposes six arrangements for acoustic guitar of pieces by Erik Satie, accompanying the scores with tablature and performance notes (also in English) and the audio (available on the You Tube channel or by email).
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Indice
Cover
Satie for fingerstyle guitar. 3 Gymnopédies & 3 Gnossiennes in the originals keys
Stefano Miani
Satie for fingerstyle guitar
3 Gymnopédies & 3 Gnossiennes in the originals keys
Title |Satie for fingerstyle guitar. 3 Gymnopédies & 3
Gnossiennes in the originals keys
Author |Stefano Miani
ISBN | 979-12-20367-73-8
© 2021 - Tutti i diritti riservati all'Autore
In copertina: disegno di Silvia Traina
Questa opera è pubblicata direttamente dall'Autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint e l'Autore detiene ogni diritto della stessa in maniera esclusiva. Nessuna parte di questo libro può essere pertanto riprodotta senza il preventivo assenso dell'Autore.
Youcanprint
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www.youcanprint.it
All’assistente del dottor Harold Ridley che, durante un intervento di asportazione di cataratta nel 1947, chiese al suo mentore perché mai, dopo averla tolta, non si rimettesse nell’occhio una lente così importante.
Prefazione
Ho visto Stefano crescere musicalmente (e non solo!) negli anni, e scrivere ora questa prefazione mi rende molto orgoglioso di lui e del gran bel lavoro svolto.
L’adattamento per chitarra si può considerare un’opera di cesello, quando poi si tratta di brani che “nascono” sulla tastiera del pianoforte, ci si confronta con tutti i limiti che le nostre sei corde hanno. Se poi ci si aggiunge un altro “limite”, cioè rispettare la tonalità originale, allora si è davanti ad un masochista appassionato!
Il risultato, lo vedrete e sentirete anche voi, credo proprio sia valsa la pena: le atmosfere intatte, le sospensioni emotive tipiche dell’autore originale rispettate, cos’altro si può dire?!
Se il CentroStudiFingerstyle e il suo intento didattico hanno contribuito anche solo in minima parte a stimolare e portare a termine questa raccolta, non posso che esserne felice.
Davide Mastrangelo
Preface
I have seen Stefano grow musically (and not only!) over the years, and writing this preface now makes me very proud of him and of the great work done.
The guitar adaptation can be considered a work of chisel; when it comes to pieces that "are born" on the piano keyboard, we are confronted with all the limits that our six strings have. If we then add another “limit”, that is to respect the original tone, then we are faced with a passionate masochist!
You will see and hear the result too, I think it was worth it: the intact atmospheres, the emotional suspensions typical of the original author respected, what else can you say?!
If CentroStudiFingerstyle and its didactic intent have contributed even minimally to stimulate and complete this collection, I can only be happy about it.
Nota dell’autore
Ho iniziato ad arrangiare, ma sarebbe più corretto dire adattare, brani per chitarra acustica grazie a Davide Mastrangelo. L’arrangiamento di uno o più brani è, infatti, uno dei cardini del programma didattico del CentroStudiFingerstyle.
Spesso, nell’arrangiare un brano per chitarra acustica, cambiamo tonalità in modo da trovare posizioni più agevoli o, se scegliamo un’accordatura aperta, sonorità particolari.
Per questi sei arrangiamenti, però, mi sono dato come “regola” quella di mantenere le tonalità originali dei brani.
In questo modo, laddove non mi è stato possibile usare un capotasto mobile per raggiungere tale scopo, ho deciso di adattare l’accordatura alle necessità, ai veri e propri problemi e rebus che di volta in volta mi trovavo ad affrontare.
Ho cercato di mantenere il più possibile gli elementi costitutivi di ogni brano, nella consapevolezza che un pianoforte ha un’estensione e delle possibilità ben diverse da quelle di una chitarra.
A dire il vero mi sono molto divertito a provare a risolvere al meglio ogni sfida che mi si presentava, quasi come fossi uno scacchista davanti un problema. Ho comunque sempre cercato di mantenere la “suonabilità” di ogni arrangiamento a un livello tale che la maggioranza dei chitarristi potessero cimentarvisi senza troppe difficoltà.
Dove ho sentito la necessità di spiegare qualche passaggio ho aggiunto una nota esplicativa (le trovate alla fine del volume, dopo gli spartiti).
Parlare di Erik Satie, della magia delle atmosfere che riesce a creare e della sua attualità (le sue “serie” di brani anticipano la vera e propria improvvisazione jazzistica e mi ricordano le opere di Andy Wharol) esula dalle mie competenze e dai confini di questo libro. Posso solo dire, parafrasando il celebre inventario di Woody Allen in Manhattan, che ascoltare e suonare Satie è una delle cose per cui vale la pena essere vissuti.
Spero che dall’esecuzione di questi brani possiate ricavare le emozioni e la calma che ho provato io stesso durante la composizione di questo lavoro, che è avvenuta in un periodo davvero drammatico per tutta l’umanità.