Piccolo breviario della felicità - Epicuro - E-Book

Piccolo breviario della felicità E-Book

Epicuro

0,0
2,99 €

oder
-100%
Sammeln Sie Punkte in unserem Gutscheinprogramm und kaufen Sie E-Books und Hörbücher mit bis zu 100% Rabatt.
Mehr erfahren.
Beschreibung

La scuola di Epicuro (342 – 270 a.C.) ad Atene, sorgeva in mezzo a un bel giardino: fuori il disincanto politico, il crollo dei valori etico-civili tradizionali, la vana ricerca di risposte appaganti sul senso del destino.Dentro la piacevole familiarità con un maestro che sapeva rassicurare contro la paura degli dei, del dolore, della morte………….Filosofia in crisi, dunque, della rinuncia, del “si salvi chi può”?Forse, ma è anche un invito a conoscere, a conoscersi e ad autodeterminarsi, una preziosa trincea contro i rischi dell’irrazionalismo, che puntualmente risorge quando sono in corso grandi mutamenti epocali.

Das E-Book können Sie in Legimi-Apps oder einer beliebigen App lesen, die das folgende Format unterstützen:

EPUB
Bewertungen
0,0
0
0
0
0
0
Mehr Informationen
Mehr Informationen
Legimi prüft nicht, ob Rezensionen von Nutzern stammen, die den betreffenden Titel tatsächlich gekauft oder gelesen/gehört haben. Wir entfernen aber gefälschte Rezensionen.



Epicuro

Piccolo breviario della felicità

Prima edizione digitale 2015 a cura di Anna Ruggieri

INDICE

Un giardino per l'anima

LETTERA A MENECEO

MASSIME CAPITALI

UN GIARDINO PER L'ANIMA

La scuola di Epicuro (342-270), ad Atene, sorgeva in mezzo a un bel giardino: "fuori" la delusione politica, il crollo dei valori etico-civili tradizionali, la vana ricerca di una risposta al senso del destino; "dentro" la piacevole familiarità con un maestro che sapeva rassicurare contro la paura degli dei, del dolore, della morte... D'altra parte, se si dà credito a una tradizione, la madre di Epicuro sarebbe stata una di quelle sacerdotesse cui si ricorreva per avere delle formule di purificazione, in grado di liberare da inquietudini e ossessioni spirituali e morali. Piace pensare che la consuetudine a vedere i clienti della madre in preda a terrori ed emozioni devastanti abbia più tardi indotto Epicuro a contrastare con il suo pensiero e il suo carisma le più diffuse superstizioni.

Nell'Epicureismo dunque la prima condizione perché si realizzi quello che comunque è il movente dell'agire umano, vale a dire la felicità, è assicurarsi un punto di vista esterno alla stessa vita: "il giardino", appunto. Ma il distacco dal mondo, se è necessario, non è sufficiente a conseguire la felicità. I maggiori turbamenti vengono all'uomo dal suo intimo, si originano dallo squilibrio tra sensi, sentimento e ragione. E se in passato i mostri interiori venivano esorcizzati nel mito perché c'erano comunque la nuova generazione di dei o un Eroe a sconfiggerli, ai tempi di Epicuro il mito autentico è tramontato ed è rimasta la superstizione. Per essere veramente felici occorre pertanto fare "un giardino" anche dentro di sé. Bisogna insomma, mantenendo la metafora, tagliare i rami secchi del passato, strappare le erbacce degli errori di valutazione, piantare i fiori della saggezza... Su quest'ultimo punto Epicuro è molto chiaro: la saggezza insegna ad accettare i propri limiti, da quelli che la natura delle cose impone all'uomo, a quelli che il saggio impara a imporre alle proprie pulsioni e ai propri desideri. Insegna in altri termini a rendersi conto come siano naturali e necessari desideri quali il mangiare e il bere, naturali ma non necessari desideri quali il mangiare e il bere cibi e bevande prelibate, vani desideri quali l'aspirare alla gloria, ricercare il potere, ammassare beni e ricchezze... I piaceri dello spirito sono poi di gran lunga superiori a quelli del corpo, e poche cose secondo Epicuro compensano le soddisfazioni che vengono dallo studio e dalla cultura, che rinforzano la capacità di pensare assennatamente".

L'Epicureismo è dunque una filosofia della crisi, della rinuncia, del "si salvi chi può"? Forse, ma nell'invito a conoscere, a conoscersi e ad autodeterminarsi costituisce una preziosa trincea contro i rischi dell'irrazionalismo, che puntualmente risorge quando sono in corso dei mutamenti di portata epocale. In ogni caso i disegni che corredano questo libro vogliono essere un invito a considerare l'attualità di un pensatore vissuto duemila-trecento anni fa, che ha voluto insegnare ai suoi discepoli soprattutto a "vivere", dominando le infinite difficoltà e contraddizioni dell'esperienza quotidiana senza subirne il dominio.

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!