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Questo volume corrisponde, originariamente, a due monografie di Ernesto Bozzano, i cui titoli sono «Di alcune varietà teoricamente interessanti di casi d’identificazione spiritica» e «Esperienze medianiche ed eventi di morte nei loro rapporti coi fenomeni d’Infestazione». La fusione di queste due monografie è stata realizzata dall’autore con il preciso intento di dimostrare che la prova della sopravvivenza dell’anima non dipende esclusivamente dai particolari forniti dai defunti comunicanti, bensì da particolari secondari, di sfondo, e nei quali nulla hanno a che vedere le informazioni classiche d’identificazione. Fra le prove d’ordine generale che convergono tutte a dimostrare l’esistenza e la sopravvivenza dello spirito umano, stanno i seguenti otto temi: 1) L’esistenza latente nella subcoscienza umana di facoltà supernormali meravigliose, emancipate dai vincoli di spazio e di tempo, e, soprattutto, indipendenti dalle leggi dell’evoluzione biologica. 2) L’esistenza dei fenomeni di bilocazione, i quali presentano la stessa caratteristica segnalata per le facoltà supernormali subcoscienti, poiché si presentano durante l’esistenza solo quando vi è crisi di menomazione vitale. Ne deriva che i fenomeni di bilocazione temporanea preluderanno ai fenomeni di bilocazione definitiva, quando l’anima si separerà dal corpo. 3) L’esistenza di numerosissimi casi di apparizione di defunti al letto di morte, nei quali l’efficacia teorica in senso spiritualista, risulta indipendente dalle prove consuete d’identificazione spiritica in base ai ragguagli personali forniti dai defunti comunicanti. I fantasmi sono sovente scorti collettivamente dal morente e dai presenti. 4) L’esistenza di fenomeni di premonizione di morte accidentale, in cui viene prospettato alla vittima l’evento ferale che l’attende, ma ciò in modo volutamente oscuro e reticente, e ciò fino ad evento compiuto. 5) L’esistenza delle corrispondenze incrociate, in cui il messaggio telepatico viene inviato ad una personalità medianica, la quale poi lo divide in frammenti, che vengono trasmessi a vari medium in modo tale che solo ponendoli tutti insieme se ne coglie un senso compiuto. Tali esperimenti furono ideati da entità defunte per dimostrare la sopravvivenza. 6) L’esistenza di numerosi casi di apparizioni di defunti dopo breve o lungo intervallo dalla loro morte, il che si verifica quando tali fantasmi vengono visualizzati indipendentemente e collettivamente da varie persone. 7) L’esistenza di casi in cui un defunto rivela incidenti che si sono realizzati dopo la sua morte e che sono ignorati da tutti i viventi. 8) L’esistenza di casi in cui i defunti pervengono a materializzarsi, anche per anni, sottoponendosi ad indagini scientifiche. Questo studio del Bozzano ci porta al nocciolo del tema, che è uno dei più importanti se si fa astrazione dai casi veri e propri d’identificazione spiritica.
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indice
CENNI BIOGRAFICI SU ERNESTO BOZZANO
INTRODUZIONE
PARTE PRIMA - MANIFESTAZIONI IMPORTANTI, E APPARIZIONI IN FORMA DEI DEFUNTI
MESSAGGI MEDIANICI TRA VIVENTI TRASMESSI PER AUSILIO DI ENTITÀ DI DEFUNTI
CONCLUSIONI
PARTE SECONDA - ESPERIENZE MEDIANICHE ED EVENTI DI MORTE NEI LORO RAPPORTI COI FENOMENI D’INFESTAZIONE
DI UN RECENTE CASO IMPRESSIONANTE DI «MATERIALIZZAZIONE»
I MORTI RITORNANO
Ernesto Bozzano
ERNESTO BOZZANO nacque a Genova il 9 gennaio 1862 e mori in quella città (dopo un periodo trascorso a Savona) il 24 giugno 1943. Visse sempre solo e si dedicò tutto, con grande passione, allo studio della parapsicologia: condusse la sua esistenza in casa di un fratello ricco, e sposato con figlie, e così egli poté esprimere il meglio del suo intelletto in un ambiente adatto. Indagò ogni ramo della parapsicologia, senza limitazioni di sorta, pubblicando una cinquantina di monografie sui più vari temi ed argomenti offertici da essa. Fu collaboratore di tutte le più importanti riviste estere, e di Luce e Ombra in particolare, nella quale ebbe a scrivere dal 1906 al 1939, pubblicando in essa 3.700 pagine. Essendosi dedicato alla parapsicologia ogni ora del giorno, senza perdere mai un solo minuto, riuscì ad assimilare, nel corso di 52 anni, una quantità enorme di materiale utile, divenendo così uno dei più grandi eruditi in campo di parapsicologia.
Nell’anno 1936, per iniziativa del «Consiglio Direttivo del Congresso Internazionale Spiritualista» da tenersi a Glasgow nel settembre del 1937, io fui invitato a inviare al Congresso stesso un riassunto dell’opera mia intorno al tema: «Animismo o Spiritismo? Quale tra i due spiega il complesso dei fatti?». Si trattava pertanto di riassumere la maggior parte dell’opera mia di quarant’anni, ma il tema mi parve subito teoricamente molto importante. Accolsi l’invito, ed a suo tempo inviai un lungo lavoro di sintesi generale sul tema in discorso, lavoro che fu pubblicato in due edizioni: Inglese ed Italiana, ed ebbe per titolo la formula con cui mi si propose il tema: «Animismo o Spiritismo? Quale tra i due spiega il complesso dei fatti?» (1). (1) Pubblicato in Italia in edizione privata - Edizioni Rebuffo, Città della Pieve, 1937, pagg. 292) e in Inghilterra col titolo:Discarnate Influence in Human Life, John M. Watkins, London, pagg. 274. [G.D.B.] Ora penso sia opportuno rammentare tale circostanza ai lettori della presente monografia, e ciò in quanto nella medesima essi ritroveranno alcuni casi da me riportati nell’opera di sintesi citata, la quale, come tale, doveva contenere esempi ricavati da tutte le monografie da me riassunte nell’opera stessa. D’altra parte non era consigliabile che nel ripubblicare «aggiornata» la monografia in cui si contenevano i casi in discorso, io li sopprimessi, ciò che ne avrebbe seriamente compromesso l’efficacia dimostrativa, in quanto i casi stessi erano tra i più suggestivi in sostegno della tesi propugnata. Comunque, trattandosi di soli quattro casi, l’inconveniente è di poco conto, mentre mi sono adoperato ad attenuarlo completandone i commenti. ERNESTO BOZZANO